Motorhead sterminati. I due Bush e la Carrà invece ancora vivi e vegeti.

L'altro ieri se n'è andato da questo mondo uno bravo della chitarra: "Fast" Eddie Clarke.

Polmonite, 67 anni.

Gran bel musicista: fluido, melodico, profondo, intelligente.

Così nessuno dei Motorhead storici è riuscito ad arrivare alla vecchiaia, sacro e crudele tributo alla legge del vero rock'n'roll.

Ho un ricordo indelebile di Clarke, un concerto Motorhead al palasport di Bologna, sarà stato il 1981. Non tanta gente ad assistere, però molto agitata.

A un certo punto qualcuno gli tira un razzetto, di quelli usati per giocarci a cogliere i bersagli contro il muro.

Lo prende ad una coscia, sotto la chitarra. Gli si infila proprio nella carne, rimanendo un attimo a penzolare sui jeans.

Lui s'incazza molto e manda occhiate infuocate alla platea pogante, poi gli passa, e riprende a suonare concentrato.

Gli altri due compari non si erano intanto accorti di niente, Lemmy intento a sbraitare in quel microfono piazzato in quel curioso suo modo, spiovente verso la bocca, "Animal" perso a pestare come un dannato.

Grazie di tutto anche a te Fast, la tua chitarra ti sopravvive. Stasera dopo cena compio il tributo, e mi metto in cuffia un paio di ciddì dei Fastway.


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