Atteggiamenti fastidiosi che si vedono su Facebook
Ogni giorno navigo su Facebook, come tutti, ed ogni giorno mi ritrovo ad avere a che fare con le solite millemila cose fastidiose; ogni giorno vai su Facebook e ti fai un’idea malsana di quello che è il modo malato e “superficiale” della gente di rapportarsi con la realtà, sia sul social che nella vita reale e nasce perfino la convinzione che a rendere la gente così sia stato proprio il social network, più che mai specchio della società e del comportamento umano moderno!
Volevo qui focalizzarmi su alcuni aspetti, evidenziare alcune brutture, alcuni comportamenti anomali e fastidiosi che caratterizzano il social network e a cui il social network ha portato.
Ad esempio ho notato un aumento della tendenza a litigare per futili motivi o suscitare reazioni oltremodo esagerate. Mi è capitato di vedere gente o sentire di gente che litiga per cose assolutamente impensabili, magari anche persone che senza il social network non litigherebbero mai; sono capaci anche di creare un pandemonio per UNA cazzata che hai scritto o per una stupida foto che hai postato; magari una foto che ti ritrae mentre sei felice in un pub magari soltanto perché “non sei stato invitato”, magari hai messo un like alla foto di un individuo di sesso opposto scatenando gelosie. Cose che in pratica si sono sempre fatte anche se non in forma virtuale ma ora divengono criminose; può darsi che incida il fatto che ora tutte queste cose diventino pubbliche e alla luce del sole mentre prima erano più nascoste e non venivano sgamate…
Sempre restando legati alla tendenza ad ingigantire piccole cose di poco conto si nota poi come si sia creata una sorta di avversione all’opinione altrui; sembra quasi si voglia sopprimerla, non è raro leggere qualcuno che esprime un banale parere su un link in una pagina o sotto un video su YouTube in maniera pacifica e venire invece attaccato brutalmente con un tono non certo alla pari, con insulti gratuiti, quando invece sarebbe molto più umano ed umile rispondere con un semplice “non sono d’accordo, secondo me…” oppure mi è capitato di vedere gente esprimere un semplice parere magari in maniera decisa e diretta e ritrovarsi con diversi amici in meno; ho visto una scatenare un putiferio (e se non erro perdere un sacco di amici) per essersi espressa favorevolmente alla soppressione di un cane pericoloso che aveva azzannato mortalmente un bimbo, uno invece ha espresso delle semplici critiche sulla gestione rifiuti del suo paesino d’origine e si è trovato la guerra addosso e perfino sentirsi costretto a scusarsi… Tutto questo per una semplice opinione??? Da brividi! Quante volte avrei voluto esprimere opinioni forti ma ho rinunciato per non avere la guerra addosso (cosa che non mi piace). E poi ci sono addirittura gli amministratori di gruppi che pubblicano il post solo dopo averlo supervisionato, manco fossimo nel fascismo dove i giornali passavano all’esame degli organi di censura prima della pubblicazione! Ma dico io, dopo anni e secoli di battaglie per esprimere liberamente la propria opinione senza paura di conseguenze morali ora ci ritroviamo gente che la vorrebbe sopprimere?! Cos’è? Può darsi che la mancanza dell’aspetto paraverbale della comunicazione crei fraintendimenti. O forse fa paura il fatto che qualcuno stia dicendo la verità che scotta? O forse la paura che cadano le vostre illusioni? Questioni già toccate abbondantemente da filosofi e sociologi che qui trovano fondamento.
E sempre restando in tema, diffusa è anche la convinzione che un solo sgarro, una sola cosa sbagliata detta renda riprovevole la persona, da eliminare, da bannare. Una volta sono stato rimosso da una persona solo per aver risposto con una simpatica risata ad una bestemmia scritta nemmeno da me, una volta invece una mi ha rimosso per aver fatto dei commenti simpatici sui suoi continui cambi di colore di capelli, un’altra volta da un interista per avergli fatto del semplice sfottò calcistico, persino da una ex-collega che non aveva gradito il mio post di esaltazione per essere stato richiamato in azienda (peraltro dopo aver scritto un post che sembrava chiaramente riferito a me).
Ma parliamo anche di come viene gestito il rapporto con gli amici. Capita spesso di scrivere un commento con tanto di punto di domanda o un post sulla bacheca o anche in privato che richiede una risposta e non venire minimamente cagati… A parte il fatto che un minimo di tempo per leggere le notifiche andrebbe speso, comunque un tempo non rispondere era considerato maleducazione, com’è che ora è considerato normalità??? Poi notiamo invece che arriva l’amica più stretta o anche solo la persona un tantino più simpatica e come per magia a quella rispondono, per lei non è un problema avere una notifica in più…
E se abbiamo parlato dei motivi futili che portano alla rimozione di un amico non si può non citare il simpaticone che ogni tanto se ne viene fuori con aria talvolta dittatoriale annunciando una “pulizia contatti”… Rimozione coatta di contatti di punto in bianco, solo per impiccio, solo per liberare la bacheca, solo per pseudo-antipatia, o solo perché non piacciono le loro pubblicazioni… Ma non vi è mai passato per la testa che quella persona non potrà avere più un’interazione con il vostro profilo, taggarvi, partecipare alle vostre discussioni né vedere le vostre foto, i vostri link, i vostri post, ecc.? Vi sembra rispettoso privare così coattivamente gli amici di questa possibilità soltanto perché non vi piacciono i suoi link? Mai notato che è possibile semplicemente nascondere i suoi post dalla bacheca o mai pensato che sarebbe molto più semplice ed umano scorrere semplicemente in giù in cerca di post migliori?
E poi ci sono quegli atteggiamenti che magari non saranno irrispettosi ma comunque discutibili, che rivelano molto sulle persone. Non mi soffermo più di tanto su cose di cui già si parla in giro come migliaia di foto al cibo, cronaca minuto per minuto della propria vita, inutili aggiornamenti meteorologici, presunzione di conoscenza di ogni argomento, like al proprio post (a che cazzo serve e perché esiste il tasto like anche sul proprio post? Mistero della fede…), link depressi, piuttosto mi soffermo su un aspetto: la ripetitività delle persone. Quando andavo alle elementari mi odiavano perché parlavo sempre di PlayStation… ora invece vedo gente tremendamente monotematica, chi parla sempre di calcio, chi sempre dei propri figli, chi sempre di motori, chi sempre di politica, oppure pagine che riesumano continuamente link del 2012; solo che ora è tutto normale… Emerge anche una certa mancanza di senso dell’umorismo; a volte qualcuno pubblica simpatiche provocazioni o dell’umorismo nero e spunta sempre il moralista di turno magari depresso che grida alla vergogna quando invece farebbe bene a farsi una risata anch’egli; una volta ho suggerito ad una pagina di sfottò un link in cui si ironizzava sulle dubbie capacità artistiche di Valerio Scanu e Marco Carta dicendo che avrebbero fatto meglio a “tornarsene in Sardegna a pascolare le pecore”... la pagina lo pubblicò e non vi dico l’armata di sardi suscettibili ed indignati, tutto per una semplice battuta, nemmeno riferita al fatto di essere sardi…
Si è accentuata, a mio avviso, anche la falsità e la paraculaggine. Ditemi quanta verità c’è dentro un like ad una foto o ad un post, specie se si tratta di un post banalissimo e scontatissimo e di like ne riceve parecchi; a tutti piace davvero quel post? O si mette like solo per solidarietà o per convinzione che sia giusto metterlo? Per non parlare di chi utilizza il like solo per notificare l’avvenuta lettura, illudendo chi lo riceve di aver ottenuto un apprezzamento; a casa mia like vuol dire che ti piace/apprezzi/appoggi/sei d’accordo! E ancora quanta verità e sincerità c’è negli auguri di compleanno (anche se quelli in realtà li faccio sempre anch’io), nel “come sei bella” (magari a ragazze orrende), nel “che belli voi due insieme”? Siete sicuri di pensarlo davvero? Nutro i miei dubbi.
E l’impressione è che tutto questo elencato si rifletta anche nella vita quotidiana, fuori dal social, vedo la gente più scorbutica, più arrogante, più intollerante, più saccente, più moralista (sembra tornata a 60 anni fa), sempre più attratta dalla banalità e dal vacuo, dalle cose prive di contenuti; non credo che i livelli fossero già così bassi. Ma ci sarebbe da scrivere un libro…
Alla fine Facebook è un sito figo che offre migliaia di possibilità e i motivi per rimanerci sono migliaia contro qualche decina di pecche, ma davvero vedere tutte queste cose farebbe venire la voglia di cancellarsi…