Il rap non mi piace

Considerazioni su un editoriale di Sotomayor del 28.010.2017 dal titolo: L'uomo che cammina su pezzi di policarbonato ottenuti da acido carbonico.

  • Iniziamo dall'uomo che cammina.

Robert Darwin(1809-1882) ha dimostrato che l'uomo - come tutte le altre specie viventi - deriva da forme elementari più semplici.

Circa 3.650.000 anni fa (circa) un adulto e un bambino, ominidi della specie Australopithecus afarensis, camminando lasciarono le proprie orme su un antico deposito di ceneri vulcaniche a 45 chilometri da Olduvai, in Tanzania, Africa orientale .

Il nostro cammino inizia in Africa molto prima, circa 20 milioni di anni fa, quando avverrà la metamorfosi di un animale pre umano, dalle caratteristiche ancora 'scimmiesche', in forme umanoidi. Milioni di anni dopo il primo ominide che riuscirà a camminare in posizione eretta sarà l'Homo erectus e per noi tutto avrà inizio. Sinteticamente nel cammino dell'uomo noi apparteniamo alla specie dell'Homo sapiens sapiens, ma forse l'evoluzione è ancora incompleta tra breve confideremo nel post-umano (i cloni), nelle digitali (gli avatar), nei meccanici (i robot), nei combinatori, androidi e cyborg che sostituiranno quelli che un tempo erano i centauri, le sfingi e gli angeli.

Per ora solo l'arte (con la scultura vivente) combinata con la meccanica, l'elettrico e l'elettronico offre delle ipotesi. L'Homo sapiens sapiens colonizzato da batteri e virus nel prossimo futuro sarà ri-colonizzato da macchine cosiddette 'intelligenti', computer, sensori e nano robot.

Siamo passati dalle orme di piedi nudi lasciate da ominidi sulla terra quasi quattro milioni di anni fa, all'impronta sulla luna dell'astronauta Neil Armostrong del 20 luglio 1969, ma quale sarà la prossima orma che ricorderemo, sarà umana o post-umana, e dove? Forse il luogo dove sarà lasciata l'impronta è ora più importante di chi la farà.

  • pezzi di policarbonato ottenuti da acido carbonico.

I materiali sono il risultato dell'evoluzione umana ma da questi oggetti di forma e sostanza tattile siamo molto velocemente (la trasformazione dello spazio-tempo in bit ne è la prova) arrivati alla 'sparizione dei corpi'. Siamo diventati immagini di uno sfasamento in cui la differenza tra immaginario e realtà è completamente saltata. Per colpa dei mezzi di comunicazione di massa assistiamo a una proiezione sempre più efferata verso l'assenza di ogni moralità o di controllo del limite tra vita e morte di ogni essere vivente. In arte, sia in quella considerata visiva sia nei film è stato oltrepassato il limite dello spettacolo scandaloso e inguardabile, fino ad arrivare all'orrido. Ritorno a considerare gli anni Novanta, nel 1994 iniziano le riprese di Natural Born Killers di Oliver Stone (regista grandissimo!) di cui vi lascio un link da guardare lontano dai pasti.

Non possiedo risposte a tutto questo perché nella mia indagine confluiscono, sempre più velocemente, immagini e suoni e parole e luoghi... e c'è chi mi consiglia di 'liberarmi da Euclide' e cioè non utilizzare più geometrie piane per cercare di capire o misurare la complessità dell'oggi. Va bene.

Lo capite ora perché non riesco più a seguire DeBaser come prima? Sto cercando una nuova unità di misura.

Dimenticavo, per fortuna che c'è la musica, lo so che è un pensiero buttato là senza logica ma in questo enorme disordine organizzato molto bene (basta pensare alle dinamiche del capitalismo finanziario internazionale) per adesso ( ancora senza un subliminale controllo) posso passare dal rock alla musica classica, dal jazz e blues al Pop, dall'hard rock all' heavy metal (solo un pochino), con qualche secondo di Black metal. Dimenticavo, cazzo, il rap non mi piace.

https://youtu.be/dH1QmfQnWbg


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