Hai la faccia da sfigato? Sei fottuto!

Premesso: questo non è il mio modo di considerare le persone, per me non esistono sfigati e non, io tratto tutti, per quanto possibile, allo stesso modo, qui si tratta solo di riportare la realtà dei fatti, forse con un’aria quasi da poeta maledetto, su come viene trattato lo “sfigato”, anzi, qui si cela anche una velata denuncia. Pure io ho sempre avuto la convinzione di avere la “faccia da sfigato” con tutto ciò che esso comporta e ho spesso notato su di me molti dei comportamenti di seguito descritti, quindi parlo anche da “vittima” del fenomeno.

Ma veniamo al dunque. Sono qui per evidenziare una triste verità: se la tua faccia, la tua fisionomia, il tuo portamento e la tua voce sono quelli tipici di uno sfigato devi metterti in testa che nella vita non avrai molta fortuna con gli amici, con le ragazze, nel lavoro e in generale nelle relazioni sociali. E non esiste un esempio pratico di “faccia da sfigato”, non è possibile delinearne le “caratteristiche tipiche”, semplicemente vedi uno e pensi “questo è uno sfigato”, un po’ come quando guardi una ragazza e pensi “questa ispira sesso” senza riuscire a spiegare cos’ha in faccia di così attraente, stesso meccanismo, una condizione congenita e praticamente irreversibile.

La difficoltà partirà sin dall’infanzia, negli anni della scuola, dove verrai preso in giro dai compagni e potrai subire scherzi bastardi, costringendo i tuoi genitori ad intervenire e parlare del fenomeno con gli insegnanti. E la cosa si verificherà con maggior ferocia negli anni delle medie e delle superiori, gli anni probabilmente più bastardi e stupidi del comportamento umano, gli anni del “o sei così o sei tagliato fuori”, e tu finirai tagliato fuori perché non sei “così”. Potrebbero essere tremendi gli intervalli in corridoio e non è da escludere che pure girando per le strade del tuo paesino o sui mezzi pubblici troverai gruppetti di ragazzi che notando il tuo aspetto ti daranno fastidio.

La cosa però proseguirà, anche se con meno ferocia, per il resto della tua vita. Vediamo come.

La tua natura poco interessante, se non per qualche sparlata da bar alle spalle ogni tanto, farà in modo che difficilmente le persone saranno invogliate a trascinarti in un gruppo di discussione, partecipazione o avventure; ci proverai tu inserendoti a forza ma quanto cercherai di parlare non ti ascolteranno fino in fondo e perfino ti interromperanno, mentre rare saranno le volte che verrai interpellato o in cui attaccheranno bottone con te, capiterà spesso che le uniche volte che lo faranno sarà per deriderti o raccontarti frottole pensando che tu sia così ingenuo da cascarci, mentre invece te ne accorgi benissimo e risponderai incazzandoti (fenomeno quest’ultimo più limitato all’età scolare); le tue idee non verranno mai ascoltate fino in fondo e i tuoi tentativi di sembrare simpatico ti faranno risultare addirittura ridicolo, le tue battute non faranno mai ridere, ma anche battute che fatte tali e quali dai migliori comici sulla piazza farebbero ridere. La tua presenza il venerdì e sabato sera poi sembrerà nelle loro menti perfino utopia, il tuo sabato pomeriggio sarà spesso un giro a vuoto di chiamate a destra e manca verso gente che per non rispondere “tu non vieni” cercherà scuse improbabili (sempre pensando che tu sia ingenuo), ne passerai di sabati a casa con qualche bottiglia di vodka in mano… Sarai poi il principale bersaglio su cui scaricare le colpe di determinati accadimenti e ogni errore o manchevolezza te la faranno pesare come un macigno.

Per non parlare poi del rapporto con le ragazze. Ogni tentativo di sembrare carino ed affettuoso con loro verrà visto come un comportamento invadente o persino buffo e faranno di tutto per evitare la tua presenza. Se provi ad abbracciarle loro reagiranno con freddezza o addirittura tenteranno di svincolarsene, come se per loro tu non potessi avere un cuore e un affetto da dimostrare o addirittura avessi il colera; perfino darti un bacio sulla guancia solo per salutare loro potrebbero trovarlo strano, come se tu non fossi da trattare come una persona normale. Scherzeranno con tutti al di fuori di te e non dar retta a Celentano, non è perché piaci ma semplicemente perché ti reputano sfigato. Se poi ci provi addio, sei perfino uno stalker o un maniaco sessuale. Emblematici saranno i tuoi pomeriggi nelle discoteche da ragazzino: vedrai i tuoi compagni d’avventura (i pochi che sarai riuscito a trovare, magari nemmeno amici, solo dei P.R. che ti sfruttano per avere qualcuno da far entrare a loro nome) slinguarsene a decine ogni pomeriggio e tu tornare costantemente a casa a mani vuote.

Vita dura anche sui social network, dove accetteranno per pietà la tua amicizia ma si cagheranno a malapena i tuoi post e non risponderanno ai tuoi messaggi e commenti.

A più riprese tu proverai, anche alzando la voce di parecchio, a lamentarti e a denunciare la tua situazione ma verrai liquidato sempre con robe del tipo “ma noooo, non è vero, non ti prendiamo in giro, noi scherziamo”, “ma noooo noi ti vogliamo bene”, mentre alle spalle te ne dicono di tutti i colori, “ma sempre la vittima fa quello lì, che paaaalle”. Ciò ti renderà sempre più ridicolo e sempre più solo, perché lo sappiamo che la gente è crudelmente indifferente alla mancanza di affetto, chiedere un po’ d’affetto è come chiedere l’elemosina, è inutile negarlo.

Da non trascurare il fatto che altra gente che magari a primo impatto non vede in te la persona da maltrattare e deridere lo farà poi vedendolo fare agli altri, sappiamo benissimo come la gente si lascia influenzare dal giudizio altrui su qualsiasi cosa; è un po’ lo stesso discorso di quando le ragazze vanno dietro ad uno che ha già un sacco di donne accanto proprio perché lo vedono con tante donne e si autoconvincono che sia attraente, in questo caso invece si autoconvincono che tu sia sfigato perché si fidano del giudizio altrui.

C’è però anche da dire che esiste anche un altro tipo di sfigato, ovvero quello che non lo è di natura ma che indossa una maschera che per la gente è da sfigato; questo fenomeno si verifica maggiormente nei confronti di chi si atteggia in modo diverso dalla collettività, specialmente negli anni trascorsi a scuola, come ad esempio rinunciando a look alla moda, ripudiando la musica del momento o in generale pensandola in modo anticonformista su diverse cose. Quante volte lo sfigato della classe è il metallaro che si isola quando mettono i rapper del momento a tutto volume…?! Forse può darsi che a rendere la persona sfigata sia proprio questo snobismo ma i tentativi di normalizzazione della persona non vanno poi così tanto a buon fine, anzi a volte rendono la persona ancora più ridicola, come se gli altri notassero che la persona lo sta facendo apposta per emergere e non vorrebbero darle la soddisfazione di sentirsi realizzata.

Tornando invece allo sfigato di natura… anche nel mondo del lavoro le cose potrebbero non andare meglio: chissà quanti selezionatori noteranno il tuo strano aspetto e se ne guarderanno bene dallo scegliere proprio te…

Riepilogando, in poche parole: se sei sfigato sei sfottuto! Sei come un personaggio del Ciclo dei Vinti di Giovanni Verga, che deve accettare la propria condizione e non conviene nemmeno provare ad emergere perché si rischia soltanto di fare l’effetto contrario. C’est la vie!

Tuttavia spero che questa sia solo una mia visione eccessivamente pessimistica della realtà, raccontata peraltro con un tono un tantino sopra le righe e come se ciascuna di queste delusioni fosse certa; nessuno dovrebbe mai vivere una situazione simile anche se il mondo, lo sappiamo, è di una cattiveria paurosa.


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