Retroscena dell' italian-rock: the sequel

La scorsa volta scrissi delle pecche compositivo-armonico-vocali deL Luciano Ligabue, del quale, peraltro, è appena uscito il nuovo lavoro START, oggetto di eventuale de-rece da chiunque non sia io, dato che, dopotutto, essendo io sprovvisto di I-tunes e Spotify (al quale, con il futútu Netflix, è stato già dedicato uno scritto), non potrei così facilmente scriverne una ("and menos mal!", direbbe Sfasciacarrozze). Ma veniamo a questo "de-sequel". Ora come ora, in facto di autori ed autrici rock, bàlzano in topten esponenti del lato commercialoide dello stesso rock, fra i quali Vasco, le Vibrazioni, la Nannini, Grignani, Loredana Bertè ed Enrico Ruggeri (pur non dispiacendomi quest'ultimo a dir il vero) , facendo passare in secondo piano i lavori di un certo signor Morgan: al secolo Marco Castoldi, nel 2019 torna alla ribalta per Lo più per vicende ahimè gossippare, come la strenua difesa di Lauroachille per il tema droga in"rox-royce", o quella della figlia avuta da un ex-congorrente sarda diX factori e nonriconosciuta, oltre i vari duetti smentiti.Ecco, francamente penso che fra un' idiozia ed un' altra, Morgan abbia comunque fatto\svolto una meritevole azione: condurre qualche mese fa un programma in seconda serata sull 'anniversario della morte di FreddieMercurey, andato on air su Rai5, poi replicato su rai 3. E la sua musica contemporanea? NonPervenuta. Che si disintossichi e si faccia indi psicoanalizzare un paio di mesi, ché poi se ne riparla. Magari sforna un' ideona coi Bluvertighi, magari trattando/parlando di scacchieri globali, chissà! È stato un piacere. Corro a prendere una tisana..in attesa di Fata Morgana.


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