On DeBaser

Grazie

Per il riconoscimento di "Gran Visir della Recensione" che ritengo in larga misura immeritato. L'ho scritto molte volte e lo ripeto: delle oltre 70 Derecensioni scritte dal 2006 al 2017 (11 anni ) salvo pochissimo. "Man-Amplified" dei Clock DVA, "Eleven:Eleven" dei Coptic Rain, "The Infinite Circle" di Sophia, "Kveikur" dei Sigur Ros. Anche su queste quattro ho forti dubbi. Potendo, metterei off line tutto il resto, come nell'ultima strofa di "Hurt" dei NIN "if I could start again / a millions miles away (... )" ma purtroppo non si può.

Su DeBaser: è invece una realtà sorprendente e bellissima. Sorprendente per la inattesa longevità e capacità di rinnovamento che ha dimostrato (ed è merito di tutti: Editor, Staff, DeRecensori) sorprendente perché comunque sia l'archeologia storica del rock e degli altri generi è stata scandagliata per intero, parallelamente alla descrizione in tempo reale dell'attualità del rock e altre lingue del comune linguaggio musica-leggera (se posso). Sorprendente infine perché è davvero folto il pubblico dei lettori esterni. Con un lieve imbarazzo ho una volta sentito un mio amico dire "io leggo DeBaser e Rockerilla". Questo benché le mie recensioni in gran parte siano da cestinare mi fa sentire orgoglioso di essere (stato?) attivo. DeBaser è un involucro dotato della potenzialità interattiva di un social ma con i limiti dell'utilizzo e permette di sviluppare il senso di una "community" non infinita (come le piattaforme FB, Instagram, Twitter). DeBaser si sviluppa attorno a uno-due topics. Questo omogeneizza i mezzi espressivi. Tornando a me: il fatto è che scrivere recensioni musicali è un sogno che inseguo dall'età di 17 anni. Nel corso del tempo ho imparato ad apprezzare quelli che a mio parere sono i migliori critici: Fabio de Luca, Aldo Chimenti, Eddy Cilia, Carlo Bordone, Claudio Sorge, Federico Guglielmi, Alberto Campo. Ho studiato i loro stili quando ancora SA e Ondarock non esistevano. Nel web ho scritto con una insistenza maniacale a vari e-journals e la risposta è sempre stata:"_______". Finché quest'anno la webzine iyezine.com (spero si possano fare i nomi) mi propone di scrivere per loro. Dopo mesi di titubanza io declino. Perché è chiaro che non si può improvvisare qualcosa che non si è mai iniziato ad imparare. Ma non importa: perché su DeBaser e su SentireAscoltare e su Metallized e Rockol e Ondarock e... leggo delle stupende recensioni e va da se che chi le scrive ha un vero talento. E questo mi fa piacere. È tutto.

Ah: non ho ancora capito perché quella rece sui PWOG abbia oltre un mln di visualizzazioni... fosse almeno stata scritta in modo... commestibile ; -)

Ciao dalle periferie del sogno... W DeBaser. Takk fyrir.


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