Senza titolo, mica é uno spot.

Seguo questo sito da anni, molti più anni di quanto io ricordi esattamente. Per molto tempo la mia presenza é stata silenziosa quindi discreta ma attenta. Da qualche tempo sono (più) partecipe, perché? Perché...

É difficile spiegarne la ragioni. Non ho mai avuto l'ambizione di scrivere delle recensioni, ho sempre reputato giusto per me il ruolo di lettore e spettatore ma qualcosa é cambiato. Negli ultimi anni ho intensificato i miei ascolti, le cose più strane hanno richiamato cose ancora più strane e alla fine di questo processo conoscitivo la domanda é stata: tutto ciò a cosa porterà? Che direzione sta prendendo la musica? Esistono delle microevoluzioni quasi impercettibili oppure stiamo assistendo indifferenti a un cambiamento epocale del quale non vogliamo renderci conto?

La mia generazione non é quella della maggior parte di voi (almeno così mi pare), allo stesso tempo però é nei vostri ascolti che mi rispecchio. É principalmente nella produzione degli anni 60, 70, 80 e 90 che mi ritrovo e in quella mi beo. É normale, quindi, che anche nella produzione contemporanea io ricerchi le stesse sonorità, come tutti voi. Quasi nessuno escluso.

Allo stesso tempo mi rifiuto di credere che tutto nasca e si esaurisca in quegli anni, forse é solo che a quei suoni ci siamo abituati ed é difficile uscire dalla comfort zone. Serve una presa di coscienza, senza questo passo resteremo vincolati alle vestigia del passato, in pratica voglio dire: non vi capita mai di sentirvi degli archeologi musicali anche ascoltando dischi usciti ieri? A me si, spesso.

La nostra é una scelta, in un certo senso giusta, perché dalle basi non si sfugge. Ma questa si rivela anche un'arma a doppio taglio quando diventa celebrazione e idolatria.

Forse, il nostro, é un processo involutivo.

La musica é il riflesso di una società e la nostra società é cambiata, radicalmente, dagli anni 60, 70, 80 e 90. La musica é per forza la rappresentazione di ciò che siamo e mi rifiuto di credere che siamo una copia carbone.

La verità é che non mi basta più nulla e anche la birra l'ho finita (era chiaro, no?).

Per protesta sta sera ascolto solo Chopin.


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