Ciao Voodoomiles

E poi improvvisamente, una sera che rientri a casa e ti immergi nei social, leggi una notizia che ti gela il sangue nelle vene, non ci credi, non può essere vero, è così assurdo. Un figlio che uccide il padre, in quella villetta di periferia in provincia di Alessandria. Cerca di bruciarne la salma in giardino. Il ragazzo ha poi confessato. Poche righe su un portale di notizie che definiscono l'orrore più assoluto. Tu quel padre lo conoscevi. Anche se a distanza di chilometri su chilometri. Un'amicizia virtuale che durava da più di quindici anni. Che poi dicono di questi social, ma a volte sì, certe amicizie sono più inossidabili di quelle nella realtà. Come in un mondo parallelo ma non per questo meno importanti.

Tu quel padre lo conoscevi, quante volte avete parlato di musica, di libri, di cinema, qui su Debaser e su altri forum, e su facebook. Di emozioni, di piacere, di bellezza. Quante volte avete chattato raccontandovi le vostre preoccupazioni, i crucci, gli insuccessi. Quante volte quel padre ti ha consigliato o rassicurato. Una presenza costante, su cui fare affidamento. E i suoi messaggi di coraggio durante il lockdown, intrisi di pazienza. E i suoi ultimi post su facebook, quel libro che aspettava con impazienza. Niente faceva presagire la tragedia. Ma è avvenuta. Brutale, incomprensibile, atroce. Disumana.

Impossibile definire il turbinio che ruota vorticosamente nella tua testa. Vortice che che provoca solo vuoto. Un vuoto che mai più sarà colmato dalla intelligenza, cultura, signorilità, arguzia, curiosità, passione di questo padre. Altre parole non sono esprimibili.

Addio Voodoomiles.


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