Omaggio a Stefano D'Orazio

Sono fan dei Pooh da 22 anni, da quel 1998 in cui andavo in vacanza ad Eboli ascoltando il loro Best dell'anno prima, fino al concerto al Palasele di Eboli, 29 ottobre 2016, ultimo mio concerto loro visto dal vivo, nonché penultima data in Campania della loro carriera. Da Eboli a Eboli.

Sul Debasio c'era chiaramente la voce Pooh, e anche quella di Roby Facchinetti, Red Canzian e Dodi Battaglia. Mancava solo Stefano D'Orazio, della formazione 1973-2009. E non mi soprendo neanche. Stefano era quello meno appariscente dei quattro, sia perché suonava sempre dietro, alla batteria, mentre gli altri tre erano più in vista, sia perché forse, in proporzione, era quello strumentalmente meno dotato, al punto che qualcuno ha ipotizzato che ci fosse una persona che suonava davvero la batteria, e Stefano facesse solo la parte. Stefano però è stato il secondo paroliere oltre a Valerio Negrini, ed ha dato tantissimo sotto altri aspetti. È stato l'uomo manager della band, che anche grazie a lui ha varcato la soglia dei 50 anni di attività. Stefano era l'unico non sposato dei quattro, almeno fino al 2017, quando nel giorno del suo 69esimo compleanno ha convolato a nozze con Tiziana. È stato colui che, dopo 38 anni, ha abbandonato la band, ha avuto il coraggio di rompere un disegno così perfetto, per poi riapparire sette anni dopo nella reunion, alla quale ha partecipato anche un vecchio compagno di avventura come Riccardo Fogli. Ma è stato anche colui che, nel 1971, aveva soppiantato addirittura Valerio Negrini, il fondatore della band, scomparso nel 2013. Soppiantato sia allo strumento, sia nella stesura dei testi. Stefano ha scritto tantissime belle canzoni, una su tutte "50 primavere" dedicata ai genitori. È stato l'unico dei quattro a non avere una discografia solista basata su album di canzoni, bensì su musical, ben quattro, senza considerare Pinocchio, che è stato anche album in studio: Aladin, la versione italiana di Mamma mia, W Zorro e Cercasi Cenerentola.

Stefano l'ho incontrato una sola volta, il 23 ottobre 2014, insieme a Manuel Frattini, che ha raggiunto dopo appena un anno. Ho due foto con lui e un autografo, un video per mia mamma, e gli feci anche una domanda, sulla differenza tra comporre testi per canzoni e comporre musical, e gli sono stato vicino per mezz'ora mentre parlava di musical con un allieva all'università di Salerno. Fu una giornata memorabile, di quelle che pensi "capita una volta nella vita, quando queste persone non ci saranno più ricorderemo sempre questo momento". E infatti è arrivato il momento di ricordarlo.

Rip Stefano D'Orazio (12 settembre 1948 - 6 novembre 2020).


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