Il razzismo nel calcio (ma anche fuori)

Quello del razzismo é un argomento che nessuno di noi comuni mortali ha mai realmente affrontato fino in fondo perché non ne abbiamo voglia, ed é probabilmente per questa motivazione che nessuno dei sopra citati vedrà mai ascrivere il proprio nome in un libro di storia, indipendentemente dal fatto che si possa parlare di merito o demerito.

In pratica, chi lo é reclama il suo diritto ad esserlo ma se ne vergogna, non si spiega altrimenti il vederli saltare come molle quando li si taccia di razzismo, costretti ad appellarsi a termini dei quali non comprendono appieno il significato tipo "politicamente corretto".

Chi non lo é ,invece, si dimostra giustamente sensibile al tema, al punto da diventare in certi casi suscettibile all'inverosimile.

Il punto però é soltanto uno: se domani, accendendo la TV per il Tg del mattino, oppure l'autoradio lungo il tragitto per andare al lavoro, oppure ancora aprendo il giornale durante la tappa per il caffè al bar venissimo a conoscenza del fatto che la Federazione Internazionale per i diritti umani dichiara ufficialmente i termini "nero", "negro" e "di colore" come epiteti razzisti e quindi penalmente perseguibili, ci troveremmo divisi fra chi lo troverebbe giusto e chi si sentirebbe "imbavagliato" perché "non si può più dire niente".

É necessario andare in fondo alla questione una volta per tutte ed é necessario farlo nell'unico modo possibile: chiamando in causa i maggiori esponenti a vari livelli delle cosiddette minoranze.
É ridicolo? Assolutamente si.
É necessario? Senza ombra di dubbio.
Siamo ridotti così, il nostro intelletto (???) non basta più, la nostra sensibilità nemmeno ma siamo ormai nel 2021 e non é più possibile sentir sindacare cosa é razzista e cosa non lo é da eleganti uomini bianchi nei salotti TV.
Bisogna che qualcuno ci dica se quei 22 uomini che ieri sera hanno lasciato il terreno di gioco durante una manifestazione UEFA che fra i vari slogan recita il sempre maiuscolo "NO TO RACISM" hanno avuto ragione di farlo oppure no.
Quello che é successo ieri sera a Parigi é troppo importante perché nessuno gli dia un senso, un significato univoco.


Carico i commenti... con calma