Ma che ne sanno i 2000, cantano i giovani d'oggi beati loro.
Nel 1993, perché correva il 1993, così mi avrebbero apostrofato: ma che ne sai, sedicente sedicenne deficiente. Perché così ero messo, ma perdio avevo una coscienza musicale impastata e modellata, che in casa tutti suonavamo prima ancora di proferir parola (giuro, lo chiamano 'orecchio assoluto' - io la chiamo botta di culo).
E insomma, si guardava Sanremo con leggerezza ma anche compassata voracità, nel senso: se esce fuori del buono, sono qui pronto ad addentare.
Ma quell'anno mi stracciai le vesti, fu la mia resa, fu presa di coscienza pura e meschina. Pensai: l'italiano medio è stupido, è citrullo. E' bello ciò che piace eccetera, ma non lo accettai. No.
I fatti: vinse 'Mistero' di Enrico Ruggeri. Del tipo, recitava, su un giro di do o giù di lì: cosa ti prende cosa ti fa quando si ama davvero, mistero.
Nel mio cuore impavido di adolescente, così come nei suonati 44 anni di oggi, questa cacofonia a tutto tondo grida vendetta. Mi suona orripilante, oltraggiosa. La musica è sacra, la musica mi è sacra, andate in pace e ditelo anche ai vostri amici.
Non lo accettai. Quinta, arrivò 'Ave Maria' di Zero, un brandello inesplorato di poesia e amore contrito, ecco: quella doveva vincere, quella l'italiano medio doveva spingere su, al primo posto. Allora avrei respirato e metabolizzato.
In sede di finale, che non ero solo, quando Ruggeri (che povero è un brav'uomo, non ha colpe, ma non gli farei comporre nemmeno il beep di watsapp) salì per essere celebrato e prendere la medaglia d'oro e ripropinare il brano, dal pubblico partirono buu, proteste, malcontento.
Baudo: basta, smettetela, non lo ammetto. Ma era in difficoltà, e si vedeva. Lui non poteva parteggiare, ma ha animo d'altro stampo. Ricordo, nel 96, pur non potendosi sbilanciare, disse : 'eh, se dovessi scegliere, credo L'elefante e la farfalla di Zarrillo', che per l'appunto era struggente, una dichiarazione di sconfitta un inno alla solitudine più nera.
E niente, era solo per dire che io Sanremo non lo seguo da lì, dal 1993. Per me è morto e sepolto. La Pausini, cara ragazza, in quell'anno, tra i nuovi, vinse con 'La Solitudine' e ci sta, mancherebbe altro. Mi andò bene, e che volevi, i primi Articolo 31 con 'Fotti la censura' ? Va bene la solitudine di Marco, dai.
Voi fate come vi pare, mancherebbe altro.