Le Torri Gemelle diventano protagoniste di un epico e originale romanzo di G. Marinelli

Si chiama '11' il romanzo di Giancarlo Marinelli, in libreria il 2 settembre per La nave di Teseo. E' il 10 settembre 2001. Konstantin Petrov è un giovane esule estone che ha deciso di rifugiarsi a New York, dove vive ospite di un vecchio cieco, David, che non gli fa pagare l'affitto a patto che il ragazzo se lo porti sempre dietro "per fargli vedere le cose al posto suo". Konstantin lavora come elettricista al centoseiesimo piano della Torre Nord del World Trade Center e sfruttando il turno di notte, racconta con la sua macchina fotografica il cuore dell'economia mondiale da un punto di vista inedito, concentra la sua attenzione su oggetti piccoli, minuscoli: i pulsanti dell'ascensore, i fogli sulle scrivanie, le sedie ribaltate sui tavoli dei ristoranti, gli asciugamani nei bagni.

A partire da quegli scatti rubati, riprodotti nel libro, la più grande tragedia del nostro tempo prende corpo nelle storie di uomini e donne, famosi o del tutto sconosciuti, che si toccano e si sfiorano. Il presidente George W. Bush alle prese con i fantasmi e i sensi di colpa della moglie Laura; Alia Ghanem, la madre di Osama Bin Laden, in attesa del figlio in mezzo al deserto afghano; padre Mychal Judge, la prima vittima certificata a Ground Zero, prete devoto ai vigili del fuoco fino a seguirli dentro le Torri Gemelle; lo scrittore Harold Pinter che riceve, il giorno prima dell'attentato, la laurea honoris causa dall'Università di Firenze con un discorso violentissimo, e premonitore, contro gli Stati Uniti.

Scrittore, sceneggiatore, regista cinematografico e teatrale, Marinelli, nato a Vicenza nel 1973, direttore artistico del Ciclo dei Classici del Teatro Olimpico di Vicenza, della Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza e del circuito teatrale Arteven, è autore fra l'altro di 'Amori in stazione' 'Dopo l'amore' e 'Ti lascio il meglio di me', entrambi Premio Campiello - Selezione Giuria dei letterati e de 'Il silenzio di averti accanto'. In '11' porta con una scrittura precisa e fulminea, la letteratura nella nostra storia e nel nostro presente.


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