Il rimedio della nonna.-

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Mia nonna, classe 1899, aveva una cura per tutto.

Una cura unica in realtà.

Il Fernet Branca!

"Nonna, ho mal di pancia". Non ti preoccupare un pò di Fernet-Branca poi ti stendi a pancia in giù sulla sedia e passa.

"Nonna sono caduto dalla bicicletta" Cosa vuoi che sia, prima di tutto un bicchierino di Fernet-Branca poi ci mettiamo un bel cerotto.

"Nonna ho fatto a botte col figlio di Tony Stralocio" (Tony lo strabico - Tutti i vicini di casa nel quartiere avevano un soprannome spesso legato all'aspetto fisico, alla provenienza, al carattere, ecc.) Non si fà siete due poco di buono tu ed anche il piccolo stralocio ma ho io quel che fà per voi, un goccio di Fernet-Branca e poi da bravi fate pace.

Così per tutto, dal mal di denti alle cadute accidentali passando per il sangue di naso ai brufoli insomma tutto ciò che non contemplasse qualcosa di più impegnativo.

Non era semplicemente il Fernet od il Branca o altro, NO, guai spezzettare ma era sempre tutto attaccato il Fernet-Branca, come fosse una formula tramandatagli da un qualche antico sciamano contadino che per dare il suo effetto massimo andava riportata tutta in una volta senza pause pena l'insuccesso.

Come il PaoloRossi dei mondiali di Spagna dell'82, tutto d'un fiato.

Lo chiudeva sotto chiave, il Fernet-Branca, dentro una vecchia credenza in legno intarsiato di quelle penge di una volta come unica depositaria del segreto dell'elisir della salute ritrovata che andava preservato da mani indegne.

O forse anche perchè in casa avevamo uno zio che non disdegnava affatto curarsi a quel modo, proprio per niente, anzi!

E la chiave nel reggiseno, lì, almeno per quel che era dato sapere, dalla morte del nonno nessuno aveva più messo mano, probabilmente il posto più sicuro di tutta la casa ed oltre.

Ricordo una volta che, nonostante fosse una roccia, l' hanno dovuta ricoverare in ospedale per un qualche problema in fase acuta. Era più il terrore di dove ed a chi lasciare in custodia la chiave che la preoccupazione della malattia in sè.

La nonna aveva altre piccole stravaganti manie tipo gettare un pugno di sale grosso sul fuoco della stufa a legna della cucina ogni qualvolta veniva a farci visita una zia non tanto ben vista che abitava in un paese vicino dicendo che così facendo la strega probabilmente avrebbe abbreviato la sua visita di cortesia all'essenziale.

In giro per casa zie e zii non mancavano di sicuro dato che sia da parte di madre che di padre erano circa una dozzina per ceppo familiare..

Tutti senza eccezione alcuna cresciuti a loro volta a Fernet-Branca.

Quando capita ogni tanto che ci ritorno col pensiero, nonna Assunta ha vissuto fino a 101 anni, mi ritrovo a chiedermi che fine possa aver fatto quella chiave.


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