Al Pacino e Robert De Niro a confronto. Due facce della stessa medaglia

Due mostri sacri del cinema hollywoodiano e su questo penso che siamo, più o meno, tutti fottutamente d'accordo. Entrambi italo-americani, entrambi divenuti celebri durante il florido periodo artistico degli anni settanta, denominato dai critici (e solo dai critici) NUOVA HOLLYWOOD. Non sono soltanto i dati anagrafici a creare una sorta di costante dualismo cinematografico, ma anche e soprattutto i ruoli divenuti cult da loro interpretati, in pellicole a loro volta divenute dei superclassici da collezione.

I media e i fan si sono divertiti per anni, e continuano tutt'oggi, a metterli a confronto, a cercare di stabilire chi sia il number one, quello che possa in qualche modo sopraffare l'altro. Un po' come accadde verso Michael Jackson e Prince. Certo, il film del 1995, Heat - La sfida, ha sicuramente alimentato ancora di più questo spirito di rivalità, che probabilmente vive solo nelle nostre fantasie e depravazioni da catalogatori quali tentiamo di essere in ogni circostanza.

Ma questo giochetto, un po', anche a noi derecensori e cazzoni dell'intranet piace. Chi non ha mai visto uno di questi cult del cinema? A volte, da alcuni, ritenuti sopravvalutati come Scarface o The Untouchables, altre volte apprezzati senza nulla da ridire perché effettivamente sono dei grandi film.

Questo breve mio inserto vorrebbe ancora una volta metterli a confronto, cercando di fare un'analisi da una parte motivata da un mio gusto personale, dall'altra da una certa obiettività.

Se osserviamo la vasta filmografia non possiamo non constatare che vi siano capolavori, lavori molto buoni e film mediocri da ambo i lati. Spesso, i buoni film di questo elenco sono tali proprio grazie alla recitazione dei due. Scarface non sarà il capolavoro celebrato per anni dalla critica, ma non possiamo negare che sia un gran bel film e che il protagonista uno dei personaggi migliori apparsi sul grande schermo. Il carisma dell'interpretazione di Pacino rende la figura del re dalla coca eterna e leggendaria e ti fa pensare che nessun altro al suo posto avrebbe potuto fare meglio o entrare meglio nel personaggio. Così l'ambiguo Travis di Taxi driver è reso magnificamente da Bob De Niro che per l'occasione lavorò per mesi come tassista giusto per entrare al meglio nella psicologia del personaggio. Dove i due hanno lavorato, salvo in rarissimi casi, le interpretazioni sono state di alto livello, anche in film dimenticabili.

I personaggi di Al Pacino sono spesso al limite dell'eccessivo, del sopra le righe e ciò che gli viene imputato è proprio questo: interpretare personaggi molto simili, leader, gangster potenti o poliziotti retti e scrupolosi. E da questo punto di vista penso che De Niro abbia un vantaggio: infatti, il buon vecchio Bob ha reso celebri maschere di personaggi diversi tra loro, più di quanto abbia fatto Al. Basti pensare che nel 1976 De Niro recitò nel già citato Taxi driver e in Novecento di Bertolucci, offrendoci due ruoli completamente differenti, diversamente drammatici.

Se consideriamo poi la quantità di film notevoli e più significativi vince nuovamente Bob De Niro. Di Al Pacino ricordiamo Il padrino, Il padrino II (dove offre, tra l'altro, la sua migliore performance), Serpico, Quel pomeriggio di un giorno da cani, Scarface, Carlito's Way e Heat come memorabili, mentre di Bob oltre a Il padrino II e Heat, dove compare in egual misura ad Al, ricordiamo cose come C'era una volta in America, Il cacciatore (e già questi due da soli sono superiori come pellicole a tutte le altre dove compare Al), Taxi driver, Novecento, Toro scatenato, Gli intoccabili, Quei bravi ragazzi, Casinò e, perché no, Jackie Brown. Direi che per livello generale di film non c'è confronto: vince Roberto.

Di contro, a De Niro è imputato di essersi sputtanato con la scelta di certi film come le commedie familiari degli anni duemila dove compare, forse, troppo spesso, mentre Al Pacino ha saputo dire più spesso di no: quest'ultimo ha rifiutato, per dirne una, la parte di Han Solo in Guerre stellari, ruolo che ha fatto la fortuna di un'altra star americana, Harrison Ford.

Ciò che mi fa preferire Al Pacino è però il suo modo di recitare. Nelle vesti di quei pochi personaggi DAVVERO memorabili da lui interpretati riesce a farmi godere come un animale. Gli occhi tanto espressivi ed intensi, la sua efferatezza, la capacità di tirar fuori monologhi davvero entusiasmanti e carichi di pathos, beh, tutto questo fa sì che Al sia il mio attore preferito di sempre.

In conclusione: penso che entrambi siano attori pazzeschi e che abbiano contribuito a rendere grande la storia della settima arte. Se penso a film BELLI, capolavori completi, allora vedo prima il magnifico Once Upon A Time In America con il gangster Noodles, intrappolato forse in un trip da fumatore di oppio, che rivive tre fasi della sua vita, giovinezza, maturità e senilità, oppure vedo il reduce di guerra de Il cacciatore, un uomo completamente diverso una volta tornato in patria, dove si ritrova sempre più solo ed inquieto. Se invece penso a interpretazioni intense e potenti allo stesso tempo allora mi immagino il volto di Michael Corleone, l'esaltazione di Tony Montana e il decadentismo di Carlito Brigante. E scusate, anche il tenente colonnello Frank Slade nel remake del film di Risi non è da meno, per quanto la pellicola sia di ben altro livello rispetto a quelle citate.

E voi, cinefili a cui questo post è dedicato, cosa ne pensate? Chi vi appassiona di più? Vi fanno schifo tutti e due? Sono sopravvalutati? Ho detto una marea di stronzate? Parliamone qua sotto!


Carico i commenti... con calma