Dieci anni dopo

Quanto fa 2022 meno 2012? Lo spazio di tempo corrispondente a un-fucking-decennio include in sé un'infinità di possibili cambiamenti. Mutazioni, espansioni, riduzioni. La musica del 2022 non potrebbe essere più diversa da quella del 2012, e per cercare di capire come, e spiegare come e in che modo, prenderò come base dell'editoriale la top 15 dei migliori dischi del 2012 redatta da Stereogum. Proviamo a vedere cos'è cambiato da allora.

15) El-P - Cancer For Cure – Lui lo conosciamo come quello bianco dei Run The Jewels. Era ed è un ottimo produttore, basti ascoltare il RTJ4, e non c'è molto altro da dire, perché a differenza degli altri rapperz nuovi e up-to-date lui ha sempre fatto la parte del trombone radicale, quello impegnato, ovviamente a supporto di Sanders, e bene o male di figure del genere il pubblico della musica avrà sempre bisogno. Ogni volta che avrete bisogno di un'alternativa, El-P, in coppia con Killer Mike, farà al caso vostro.

14) Chromatics - Kill For Love – Loro è un peccato che si siano sciolti, perché spaccavano e hanno praticamente plasmato il concetto di nostalgia futuribile negli anni 10 – per dire, The Weeknd oggi ha i suoni dei Chromatics del 2007. Piacevano a Lynch, piacevano a me, a te, piacevano a tutti, hanno inciso un altro disco ottimo e per anni hanno montato hype per un album – Dear Tommy – che non è mai uscito. Ripeto, peccato. Questa è musica troppo figa per invecchiare; esistessero ancora, sarebbero di nuovo, com'è giusto, sulla cresta dell'onda.

13) Godspeed You! Black Emperor – Allelujah! Don’t Bend! Ascend! – Sempre ritenuti eccessivamente prolissi e, a farla breve, abbastanza scarsi in culo. Piacciono ora come nel 2012 come nel 1995 a chi a trent'anni gioca a Magic e ha la disinvoltura sociale di un riccio con l'agorafobia.

12) Miguel - Kaliedoscope – Probabilmente era l'unico tombeur del nuovo R&B a trombare realmente con la frequenza e il successo che millantava nelle canzoni. Canzoni che erano anche belline, per altro. È un po' sparito dai radar, ma stiamo sicuri che starà trombando, e quindi stia benissimo.

11) Tame Impala - Lonerism – Questo è stato l'ultimo disco in cui i Tame Impala sono stati tollerabili. Poi sono diventati un raudo nei pantaloni, commettendo il grave errore artistico (ma il geniale passo commerciale) di vendersi alla gen Z come alfieri della neo-psichedelia TikTok-ready.

10) Dirty Projectors - Swing Lo Magellan – Ecco, questa è la cosa più 2012 a cui riesca a pensare pensando al 2012. Solo fino a quell'anno poteva andare di moda musica come questa. Meravigliosa, sofisticata, leggerissima musica. Poi la moda ha deciso che gli hipster dovevano trovarsi un lavoro vero e così è stato anche per le band, tipo questa, che questi si ascoltavano.

9) Chairlift - Something – Rettifico: è questo il gruppo 2012 definitivo. Questa roba è più 2012 del 2012 stesso.

8) The Walkmen - Heaven – Non ne parlo perchè tanto non li conoscete, comunque loro non esistevano già dal 2008.

7) Japandroids - Celebration Rock – Li abbiamo sopravvalutati. Tutti. Abbiamo finto che fossero meglio dei White Stripes, quando non sapevano né suonare la chitarra, né suonare la batteria, né cantare. Ma quante lacrime su 'ste canzonacce! Cinque anni dopo hanno smesso di essere relevant, dopo aver fatto un disco che non si è inculato nessuno in cui arrangiavano le canzoni facendo finta di esserne in grado.

6) Cloud Nothings - Attacks On Memory – Buonissima band, bella croccante e tagliente e rumorosa ed esplosiva, ma anche loro ad oggi non sono pervenuti, nel senso che fanno ancora musica ma questo del 2012 e quello di due anni dopo sono i soli dischi che la gente conosce, e che ai concerti canta. Era ovvio che che non durassero, ma tra i due grande nerd sfigati dell'indie (l'altro è Will Toledo) Dylan Baldi resta il bomber vero.

5) Jessie Ware - Devotion – Stereotipo della popstar non di successo e quindi coccolata dalla critica come se fosse la nuova Kate Bush in erba o comunque il nuovo best kept secret da passarsi sui DropBox redazionali. Avete mai sentito una sua canzone? Vi siete risposti da soli.

4) Swans - The Seer – La rinascita degli Swans è, ad oggi, la più clamorosa truffa rifilata al pubblico hipster, a quel tempo così insicuro e bisognoso di poppare il nettare dell'hype pitchorkiano da sucarsi un band che non c'entrava un cazzo con l'estetica hipster, e che infatti ha accelerato il processo di implosione della bolla dei creativi all'avocado. Disco inascoltabile, ovviamente, ma un filino meglio del qualunquismo noise-guttural-svaccato che venne dopo.

3) Kendrick Lamar – Good Kid, maad City – Capolavoro assoluto per un artista più attuale che mai.

2) Frank Ocean - channel ORANGE – Capolavoro assoluto per un artista più attuale che mai.

1) Fiona Apple - The Idler Wheel Is Wiser Than the Driver of the Screw and Whipping Cords Will Serve You More Than Ropes Will Ever Do – Capolavoro assoluto per un'artista più attuale che mai.


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