Debaser primo amore
Vent'anni fa, nell'ottobre del 2003, entravo a far pare di Debaser, quel Debaser primigenio, il Debaser vintage. Cazzo sono vent'anni.
Il primo amore non si scorda mai. Ogni tanto lo spio, entro di soppiatto e spio le recensioni, guardo chi c'è, chi non c'è più. Oggi scopro una nuova homepage, l'ennesima. Un homepage per i cellulari, ma io sono old school. Preferisco quelle per i pc, colonna con i cazzi e mazzi a destra, lista recensioni a sinistra. Ma tant'è, the show must go on, e così anche lo show virtuale. Colpa mia che passo di qua raramente. Ma non ho il tempo per una petteggiata su FB, figurarsi su Deb.
Inutile stare qua a immalinconire gli astanti con le nostalgie di un Debaser che fu, ma diobono, che tempi intensi furono. Passione, condivisione e sangue. Penso alle radici di questo portale, e le vedo profondissime, arrivano al centro del mondo. Agli albori dell'interdett. Penso a tutti quegli utenti a cui si è voluto bene, e quelli che ci stavano sui maroni. I primi troll. Persone. Penso ai Nani, che una volta si facevano chiamare così. I webmaster insomma. Stanno bene i Nani? Neanche uno come Musk ha l'esperienza del virtualmente umano che hanno i Nani.
Il Debaser, che strano mi fa scriverci sopra. Mi fa strano, mi fa nostalgia. Ho quasi vergogna.
Il primo amore non si scorda mai.