Il male di Debaser, la sua utenza
Bazzico su codesto sito dal 2021, inizialmente con recensioni "coglioneggianti" in cui recensivo Sfera Ebbasta o parenti simili. Dopo un periodo di pausa (più o meno due anni) nel 2023 ritorno con recensioni serie, che alterno in musicali e cinematografiche. Ora faccio dell'altro nella vita, ma ho passato una decina d'anni a scriverne professionalmente (roba incredibile, venivo pagato) e un po' di queste le ho riadattate con un copia-incolla (il motivo del fatto che ad un certo punto ne spedissi tante, diciamo che, tolte un paio di aggiustatine, le avevo belle e pronte).
G, gran boss, tempo fa, in un suo editoriale, si chiedeva come stesse codesto sito, e si rispose maluccio. Il punto, signori, è a mio avviso l'utenza. Cioè, in tanti anni di attività sono state recensite, almeno musicalmente, opere di qualsiasi tipo, e alcune vantano doppioni su doppioni se non di più. E' ovvio che si continuerà a recensire sempre le stesse cose, visto che le uscite sono poche e nemmeno esaltanti. Il lamento continuo di quelli che dicono: "Eh, ma siamo alla quinta recensione di...", gente, sveglia, i nuovi utenti che si iscriveranno al sito, che magari vent'anni fa bazzicavano altrove, continueranno a scrivere di cose già trattate, perchè o si chiude baracca e burattini o che cacchio vuoi recensire se è già stato recensito tutto? Io, nel mio piccolo, ho sempre provato a recensire cose che magari avevano già recensito altri magari 15-20 anni fa, diciamo che un aggiustatina andava data, o quando ho recensito cose note (vedi "Creuza de ma") l'ho fatto provando ad essere il meno ripetitivo possibile.
In ambito cinematografico il discorso potrebbe, e dico potrebbe, essere diverso. Ci sono un sacco di film da recensire, ma se vai a scrivere qualcosa di un'opera degli anni '40 ci sarà sempre quello che si lamenta perchè era meglio parlare di qualcosa di nuovo, senza contare che in ambito cinematografico mi pare che l'utenza del sito sia più gelida.
Pare, così ho letto, che il sito conterebbe 25.000 iscritti, epperò a scrivere, intervenire, sono sempre i soliti quattro gatti. E' diventato un circolino ombelicale in cui, pochi eletti, stancamente, si scambiano opinioni con poca voglia. Molti leggono, poi passano oltre. Fanno bene, credo. Senza contare che un giovane qui dentro scapperebbe dopo pochi giorni (si veda il "caso" Asfodelo) visto che uno come me, ad agosto 41 anni, viene considerato giovane: non oso immaginare la pletora di 60enni che popolano il sito. 60enni che sono rimasti tragicamente fermi agli anni '70, nel linguaggio e nei contenuti. Nell'ordine abbiamo gente che non si è mai (ri)avuta dagli anni '80; quello che non ascolta nulla post-1980; chi oltre al rock e al prog non va (se provi a parlare di elettronica qui dentro vieni fucilato) e gente che parla ancora di "fasci" e "sbirraglia", manca solo "borghesi tutti appesi" e il negozio di antiquariato è al completo. Insomma, che l'Italia non sia un paese per giovani Debaser lo conferma pienamente.
Leggendo recensioni del passato, epoca 2008-2010, più in là non sono andato, mi è sembrato che ci fosse un fermento notevole, nei commenti e nelle proposte (non solo musicali). C'era un bel mix di giovani e meno giovani: ora quei giovani sono invecchiati, di nuovi non ne arrivano, e hai voglia a mettere la sezione in lingua inglese, qui ormai pare l'ospizio in fondo al viale. Se poi gli alti piani s'inventano pure quella minchiata del Bot, diciamocelo, c'è voglia di smontare tutto, evidentemente.