DeRecensioni e DeRecensori.
Ma... avete notato quante recensioni di DeUtenti che non postano mai un ascolto, neanche morti, né nient'altro?
Solo recensioni, perlopiù di prodotti di ultra-nicchia, spesso nuovissimi, quasi sempre, almeno, ma, appunto, di ultra-nicchia...
Conseguentemente si nota, ditemi se sbaglio, un tenore bassissimo del "groove" delle recensioni stesse, tutte scritte in un buon italiano ma senza tensione né una "storia" da raccontare, quasi tutte intese ad una mera descrizione delle caratteristiche della band o degli augusti componenti, con accenni al famigerato track-by-track e poco altro, molto poco.
E nessun sentimento.
Certo, meglio delle recensioni del demente di turno che si finge femmina adolescente e che scrive come una dodicenne del 2002, con la K al posto del CH e la X all'inizio di "perché"...
O quell'altro decerebrato che ci tiene a farci sapere quant'è esperto nella descrizione e nella sistemazione delle sette note sullo spartito, ma che denuncia chiari limiti espressivi quanto creativi, nonché una mezza dozzina di patologie psichiatriche,tutte, peraltro, perfettamente curabili, anche dal SSN che ha istituito, decenni fa, moltissimi Centri di Salute Mentale dove esperti del settore possono prendersi cura di loro e delle loro paturnie, praticamente gratis.
Ma... Torniamo al dunque...
Che il DeB sia caduto in un golpe strisciante di DeRecensori di professione?
Che il prode @[G] abbia appaltato ad esperti testacchioni la Noble Art della recensione, magari stufo di veder recensito "The Dark Side Of The Moon" per la --esima volta?
Il dubbio m'attanaglia.
Il sospetto mi sconvolge.
L'evidenza mi amareggia.