Trent’anni di Korn

“Hai la possibilità di viaggiare indietro nel tempo ed incontrare il te bambino. Puoi dargli solo un consiglio. Cosa gli dici?”

Probabilmente gli consiglierei di stare sereno, che quello che lo fa sentire diverso dagli altri ha un nome - classismo - e che quella merda cesserà di essere strumento per catalogare le persone.

Gli direi che quelli come lui smetteranno di essere gli ultimi, ma di non illudersi perché gli ultimi non smetteranno di esistere. Lo esorterei a non dimenticare come ci si sente, perché gli ultimi di domani saranno molto più nella merda.

O forse mi limiterei a dirgli che La Fabbrica Dei Mostri non è così divertente come crede.

Tanto, a partire da allora, il tempo e la musica assolveranno le loro funzioni. Leniranno le ferite. Amplificheranno le incazzature.

Oggi sono trent’anni di Korn.

Pace in terra agli uomini di buona volontà.


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