Peter Grant: il manager (con la pistola) MODERNO
Una volta sentii una frase tipo: “Per fare il Blues occorre un nero che canta, un ebreo che ci mette i soldi ed un mafioso che si fa pagare: il manager!” In questo immaginario il più grande di tutti è stato Peter Grant, leggendario manager dei Led Zeppelin che terrorizzava tutti già solo con la sola presenza fisica.
Sbagliato però credere che riuscisse ad ottenere quello che voleva per i suoi protetti solo con la veemenza e le minacce: in realtà fu il primo manager a definire tale figura in ottica professionale. Basti ricordare come condusse la trattativa con l’Atlantic per il primo e storico contratto della band.
In America, gli Yardbirds avevano firmato con la sussidiaria della Columbia Records, la Epic Records. Il capo dell'etichetta Clive Davis, quando aveva sentito che il nuovo progetto di Page stava riscuotendo un grande successo, era pronto a far firmare il contratto alla band che pensava di possedere già, i Led Zeppelin. Grant teneva Davis e la Columbia all'amo mentre cercava un accordo che desse a Page totale libertà creativa. Mettendo Davis contro il capo dell'Atlantic, Ahmet Ertegun, Grant riuscì a far ottenere agli Zeppelin uno dei migliori contratti di registrazione nella storia del rock and roll.
Il contratto dei Led Zeppelin fu firmato solo da Page ed Ertegun, a dimostrazione del ruolo cruciale di Page nella formazione della band (il contratto afferma espressamente che la Superhype Tapes, una società fondata da Page, può, se lo desidera, ingaggiare i servizi di altre persone in sostituzione degli attuali membri dei Led Zeppelin). Ma fu Grant a organizzare il loro accordo con l'Atlantic Records nel 1968, allora acclamato come uno dei più grandi nella storia del settore. Grant non interferiva mai con la loro musica, ma era un manager pratico e determinato a far sì che i Led Zeppelin ottenessero la loro giusta quota di profitti e la più ampia libertà creativa. Unica concessione all'Atlantic Records una clausola “morale” nella quale si statuiva che il materiale dei Led Zeppelin "non dovrà offendere la morale pubblica negli Stati Uniti”. Perché no, non è necessario svendere la propria arte per avere successo se sei la più grande Rockband ed hai Grant quale manager. Certo, ci sarà sempre qualche frustrato che dirà il contrario con la solita frase qualunquista “fanno tutti così” o, peggio “anche io lo avrei fatto": quando la volpe non arriva all’uva …
Al seguente link il testo integrale del contratto: https://it.scribd.com/document/702740095/Led-Zeppelin-1968-Contract#fullscreen&from_