Niente

Da quello che ho capito io (probabilmente niente) DeBaser è stato concepito o perlomeno dovrebbe essere un “luogo divertente” per chi lo frequenta: una realtà apolide e libertaria ove far confluire, incrociare e, perchè no, condividere, opinioni, idee e pareri personali partendo dal pretesto dell’ascolto di un disco, dalla lettura di un libro, la visione di un patrio TV-show o di un’opera cinematografica.

Da quello che ho capito io (decisamente niente) lo scopo di tutto questo convulso ambaradan dovrebbe essere, oltre al “divertimento”, quello di accendere riflessioni tra le persone magari supportando il tutto con una trasversale e salvifica ironia, un sarcasmo strutturale che può divenire pungente e dai tratti grotteschi ma che pur sempre dovrebbe essere orientato a capire chi siamo, cosa siamo divenuti, come ci stiamo trasformando. Eppure è cronaca quotidiana l’imbattersi, tra le ventimila-e-più pagine DeBaseriane, in nervi a fior di pelle, scontri accesi se non schermaglie verbali all’ultimo sangue, improperi e insulti di ogni genere per questioni spesso davvero inesistenti che offendono più la stessa intelligenza di chi scrive che non quella di chi ha la sventura di leggere: qualcuno sosterrà che DeBaser altro non è che uno spaccato, più o meno trasversale, della confusa, ambigua società italica e le risse alle quali assistiamo, vieppiù attoniti, ne rappresentano i tratti somatici più recrudescenti: può essere.

Da quello che ho capito io (assolutamente niente) DeBaser vorrebbe essere tutt’altro: non è certo “ALZANDO LA VOCE“ qua dentro, sbraitando le proprie incontestabili e assolute “verità”, talvolta insultando pesantemente il prossimo, che si cambiano le cose “là fuori”: Siete nauseati da ciò che Vi circonda, sentite la impellente necessità di cambiare il mondo? Bene: affrontate la realtà che vi circonda dandovi da fare concretamente, catalizzando su di essa tutta l’imponente energia di cui siete dotati.

A mondo rivoluzionato, ripassate a trovarci però..


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