Recensioni: le nuove frontiere

In ambito recensivo, ormai, si fa di tutto. Non bastano dischi, film, quadri, opere d’arte e architettoniche. Quel piccolo momento di gloria che è assaporabile nel vedere il proprio scritto, il proprio pensiero pubblicato, è sempre più ricercato. Ma per non incancrenirsi nei soliti luoghi comuni sul bello o sul brutto o, per i più attenti, girovagare alla caccia di un aggettivo ricercato, inusuale, ma di sicuro effetto, ecco che si aprono nuove frontiere.

Se il buonismo è  in qualche modo contraltare della bontà, cioè un atteggiamento calcolato, con un chiaro fine, anziché un sentimento spontaneo e disinteressato, ci può stare l’opposto “cattivismo”, come contraltare della cattiveria? E nel voler essere cattivi, senza magari esserlo nel cuore, ma perché magari è vendetta, è calcolo, è mistificazione o più semplicemente è un’ultima spiaggia, è indispensabile, è un’autodifesa, a cosa si può arrivare?

Sarebbe anche possibile prendersela con qualcuno, direttamente, basterebbe averne il coraggio. Assai più semplice è attaccare qualcuno dalle pagine anonime di una bacheca on-line di recensioni.

Ed eccoci alla nuova frontiera recensiva. Sì, prendersela con qualcuno facendo nome e cognome e recensire le sue modeste capacità amatoriali o la sua scarsa attitudine alla pulizia o i suoi pessimi voti, ecc. In America si è arrivati proprio a questo. Il Nostro Debaser a confronto è bimbo piccolo. Pensate da domani poter leggere le recensioni di Pina sul prossimo amante e leggere in home page di Tizio che l’ha piccolo, di Caio che ha le mani sudate, di Sempronio che ha i piedi freddi e soffre pure di eiaculazione precoce. E la settimana dopo la risposta di Tizio che, nella propria recensione delle notti amorose con Pina, dice che lei ha le tette cadenti e che lui non lo ha piccolo, ma in realtà è Pina che essendo frigida si è voluta vendicare di essere stata mollata.

Insomma ci siamo capiti: la cattiveria o il cattivismo? Inventarsi il modo di essere pubblicati on line con uno scritto, qualsiasi scritto, anche il più stupido. Quindi basta dischi e film … siate bravi o brave a letto, perché tra breve sarete in home page.


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