La fine del Mondo del 2012

E' un antico problema dell'uomo il non poter accettare con cuor leggero il fatto che uno alla volta, soli come siamo nati, prima o poi, un giorno diverso per ognuno, il mondo debba finire.
Ma che il mondo, ciò nonostante, possa continuare ad esistere.

Pare che il padre di tutti i traumi infantili (che però tutti fatichiamo un po' a ricordare) sia quello causato dalla contemporanea presa di coscienza della nostra appartenenza al genere umano e del destino di morte che accomuna inesorabilmente, distribuito nel tempo, tutti gli appartenenti ad esso.
Ciò conferma ulteriormente come Aristotele non sia stato particolarmente brillante ed originale quando si è inventato il concetto di sillogismo e che l'idea gli è venuta in mente quando era bambino.

Che dire, forse sarà così.

Sarà per questo che ora siamo tutti qui che aspettiamo con ansia questa ennesima fine del mondo, tutti insieme appassionatamente.
Ci sarò io ad aspettare il meteorite o l'esplosione del sole con miliardi di anni di anticipo, ma ci sarete anche tutti Voi, amici miei.
Fra poco, per prepararsi meglio, si faranno anche delle allegre prove di evacuazione del genere umano su qualche universo parallelo la cui porta spalancata ci aspetta al centro della Via Lattea.

Ma voglio dire una cosa.

Ma perchè non la piantate? Arrendetevi all'idea, brutti solipsisti invidiosi, bambini irrisolti che non siete altro.
Il mondo continuerà a vivere anche senza di voi, con tutti suoi drammi, speciali per ognuno, ma anche le sue gioie e le sue strazianti bellezze.

E i Maya non possono farci niente.


Carico i commenti... con calma