
"La televisione genera mostri" - P.P.P.
Sono tre/quattro giorni che sono incazzato nero.
Ho avuto uno scontro verbale bello tosto con un collega con cui da anni pensavo di aver instaurato un rapporto di stima reciproca e di franchezza, nonché, per quanto possa essere possibile in ambito lavorativo, di amicizia.
Purtroppo si è dimostrato particolarmente infantile, del tipo quelli che ti tolgono il saluto o che sulle e-mail ti chiamano per cognome (unico, tutti gli altri per nome) per farti capire che ce l'ha con te.
Oggi pomeriggio sono tornato casa ed ho acceso il televisore.
Mi trovo "Simo" Ventura che parla della sua "Isola dei famosi" ed in particolare di un tipo, non so chi, che pare sia il top dei top dei tamarri "trendy" isolani di questa edizione.
Dice che è ormai un idolo, addirittura anche un idolo di, udite udite, Aldo Busi.
Dice, Simona, che Busi le ha detto che un giorno, pur di essere reso edotto riguardo alle sue straordinarie conoscenze di strategia "isolana", sarebbe diposto anche ad insegnargli un pò di grammatica.
"Sembra un personaggio di Pasolini, nevvero?" dice l'intervistatrice.
"E' vero. Pasolini sarebbe stato pazzo di lui!!!" risponde Simona.
A questo punto non so se potrà succedere veramente, ma mi piace crederlo.
Che stasera, verso le 10:00 p.m., P.P.P improvvisamente "risorga" (è da poco passata Pasqua, non mi sembra fuori luogo, in fondo) direttamente su quella maledetta spiaggia di Ostia.
Si alzi, si rechi alla sede RAI di Roma (o di Milano, non so, del resto è tutta fantasia).
Salga al piano giusto, entri nello studio mentre "Simo" si esalta raccontando dell'ultimo lancio di noci di cocco fra "Mariangela Melato" e "Giancarlo Giannini", le metta una mano sulla bocca e la zittisca.
Dopo di che, messosi comodo e con tutte le telecamere puntate su di lui, racconti a tutt'Italia, una volta per tutte, la verità sulla Sua morte.
Ed infine, spenta definitivamente la "Televisione" e tutti i suoi "mostri", sbattuta alle spalle la porta dello studio, si incammini verso Casa per tornare a dormire definitivamente la Pace dei Giusti.