Unicuique Suum Non Praevalebunt

“Un uomo e un intellettuale di nessuna ammissione metafisica, fino all’ultimo inchiodato in una sua pervicace fiducia nel materialismo storico, alias marxismo.”

“Si dichiarava insonne al solo pensiero delle crociate, o dell’inquisizione, dimenticando il ricordo dei gulag, delle 'purghè, dei genocidi, dei samizdat culturali e religiosi.”

E ancora, in riferimento alle tesi riportate nell’opera “O Evangelho segundo Jesus Cristo” del 1991.

“Irriverenza a parte la sterilità logica, prima che teologica non produce la perseguita decostruzione ontologica, ma si ritorce in una faziosità dialettica di tale evidenza da vietargli ogni credibile scopo.”

“Una destabilizzante banalizzazione del sacro e da un materialismo libertario che quanto più avanzava negli anni tanto più si radicalizzava.”

“Uno sconfortante semplicismo teologico: se Dio è all'origine di tutto, Lui è la causa di ogni effetto e l'effetto di ogni causa.”

Queste frasi sono pubblicate nell’edizione del 19 giugno del quotidiano della (cosiddetta) Santa Sede “L’Osservatore Romano”, a neanche 24 ore dal decesso del poeta e letterato Portoghese, Premio Nobel per la Letteratura nel 1997, Josè Saramago.


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