
Open Letter To
Vostra Illustrissima Eminenza ArciVescovo di Otranto Vincenzo Franco,
perdonerete se Vi tedio con la presente, però, ecco, vorrei umilmente chiederVi di illuminare noi umili bifolchi del DeBasero - il sito più fiko dell’Internet, nel caso non ne sia liturgicamente avveduto - sul motivo per il quale Vi siete espresso, oserei dire con tempismo da centometrista, nei confronti del Signor Vendola Nicola, detto Nicki, noto intellettuale dell’area politica della sinistra oltre che attuale Presidente della Regione Puglia, con si tanta risolutezza: “Non darei la comunione a Vendola perché ostenta la sua condizione perversa e malata di omosessuale praticante” e ancora “A questa gente - come Vendola - i vescovi e i sacerdoti sappiano darei un bel calcio nel sedere”.
Mi consentirete, ma Voi, oltre al “perverso e malato” Vendola a chi tutto dareste il calcio nel sedere quale succedaneo del tozzo di pane raffermo di forma circolare?
Perché, come intuirete, quando si affermano determinati concetti è bene li si espliciti nella più totale chiarezza in modo tale che anche i più ottenebrati (noi) comprendano la profondità del Vostro eminente pensiero. Potrebbe anche darsi che non vi sfagiolino neppure quelli troppo abbronzati (nella simpatica accezione attribuita dal Ns amato Premier): è bene che anch’essi siano puntualmente messi al corrente.
Oppure quei miscredenti la qui altezza non superi il metro e sessanta. O anche i claudicanti. Gli obesi.
Sui conviventi già sappiamo.
Ora, Vostra Eminenza, non vorrei Vi possa apparire si stia cambiando discorso, ma, ecco, Voi che siete così risoluto con i supposti perversi e malati, a certi Vostri (quantunque eminenti) colleghi - quelli lì con le mani lunghe, i quali amano sollazzarsi laddove e con chi mai si dovrebbe - taluni ammantati di fine porpora, anche ospiti a tempo indeterminato dello Stato Pontificio del Vaticano, glielo darebbe o no un sacrosanto calcio in culo?