Applausi per tutti

In un indefinito e spero lontano futuro starò con tutta probabilità in una bara.

Belle corone di fiori da chissà quanti euro ai piedi dell’altare. Poco importa che in vita il solo pensare di essere, assieme ai miei miliardi di fratelli, il prodotto di un’entità perfetta mi avesse sempre fatto ridere. E non per mancanza di rispetto verso chi crede. Ma perché dal mio punto di vista bastava guardarsi in giro per realizzare che, nel caso di creazione superiore, doveva essere stata davvero una giornataccia: di quelle da 3/10 ai liberi! Invidiavo davvero chi credeva alle favole e talvolta avrei voluto provarci anch’io. Immaginavo infatti che potesse essere una formidabile stampella alla quale poggiarsi quando le cose non andavano lì, nella giusta direzione. Ciò non toglie che quando pensavo al dopo la morte per quanto mi sforzassi vedevo solo vermi che uscivano dalle orbite. E sapete una cosa? Avevo ragione.

In questa chiesa, dove per quel giorno sarò il piatto forte, tutto sarà al suo posto. Lacrime, occhiali ed abiti scuri. Dopo un’ora costruita per regalare un’appagante e falso ricordo di ciò che non sono mai stato uscirò sulle spalle di amici colpiti da un vero dolore. Che voglio immaginare essere silenzioso. Fin qui tutto bene. Ma poco prima di finire nella macchina arriverà anche quel terrificante rumore ed è di questo che voglio parlare.

A piccole dosi sarà anche utile, ma oramai è presente ovunque. Se fosse sterco, sarebbe merda di elefante stitico quella che riempie la nostra vita. La politica potrebbe tranquillamente cambiare nome in retorica, la televisione con rare eccezioni pure. Film e scritti ne sono spesso pieni per non parlare del fare quotidiano. Anche queste righe che ho cercato di strizzare più volte ne contengono.

Io quindi posso accettare tranquillamente in una situazione del genere i fiori ed i pensieri al miele poggiati sul legno cerato, il finire in una chiesa pur non credendo per contentare parenti, i racconti revival strappalacrime, il trasformare per un’ora la mia esistenza nel ricordo di un uomo esemplare che mancherà davvero alla comunità. Posso perfino far finta di credere ai visi scuri di gente semi sconosciuta che dietro quella maschera da attore di serie B penserà all’appuntamento saltato con l’amante nel pomeriggio. Ma a tutto c’è un limite.

Mi dispiace quindi solo che in quel momento non potrò essere Lazzaro. Per poter insultare pesantemente tutti coloro che, non paghi, si spelleranno pure le mani con forza.


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