The Garden by John Foxx Foxx è un nome accattivante, ma se si fosse chiamato John Vision come sarebbe stato? Questo album dimostra come non fosse una realtà dipendente esclusivamente dei synth. Qua c'è pathos, naturalismo, stream of consciousness. (Se pensiamo a brani pianistici firmati con gli Ultravox, come "My Sex" e "Just For A Moment", non ci stupiamo di una "Europe After The Rain". Anzi no, è sempre uno stupore il John!)
Quel "We fade away" lo immagino come un richiamo all'interno della savana.
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