Se c'è una cosa meravigliosa nella musica e nelle arti, in genere è che oltre la preparazione (tecnica, teorica o basata sulla conoscenza che sia) è che l'arte, in sé è creata per dare emozioni all'ascoltatore. Le emozioni sono soggettive e personali: poi, dare della merda a tutto ciò che non ci piace è da ignoranti abbestia. In questo preciso momento ci sono delle voci che non sopporto e quando mi capita di ascoltarle le stoppo, le cambio. Sono le voci di Robert Wyatt, di John Cale del Brian Eno periodo 73 -75. Mi mettono su un'angoscia tremenda. Invece quando ascolto la voce di Mark Hollis dei Talk Talk torno in pace con me stesso. I Believe in You (1997 Remaster)
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