I Mainline nascono nella provincia torinese nel 2000. Dopo numerosi cambi di line-up, concerti per tutto il nord Italia, un promo-cd, un demo e dopo un secondo posto raggiunto nel concorso Emergenza Festival; i Mainline si ripresentano nel 2003 con questo demo autoprodotto in cui si avvalgono dell’apporto di Daniele Giordana (già a lavoro con Hatebreed, Madball e Biohazard).
La produzione è davvero d’altissimo livello (considerando che si parla di un demo) e mette in risalto la cifra stilistica del gruppo piemontese. Le influenze più evidenti sono quelle di gruppi come Tool, Deftones, Korn più qualche elemento del trash ed una spruzzatina d’elettronica; il tutto amalgamato alla perfezione con la loro personalità e la voglia di creare uno stile proprio e riconoscibile. In linea generale i Mainline hanno raggiunto il loro obiettivo, pur non essendo ancora completamente indipendenti dai gruppi sopraccitati.
Nel gruppo, sicuramente molto affiatato e preparato tecnicamente, spiccano alcune individualità: Mao, il vocalist, incredibilmente espressivo con le clean vocals, lo scream e il growl e il batterista Ale che, insieme a Simo, forma una sezione ritmica d’alto livello. Completano la formazione i due bravi chitarristi Sté e Die, i quali sanno completarsi a vicenda.
L’apertura di questo lavoro è affidata a “Distress”, brano che raggiunge altissimi picchi d’intensità attraverso arrangiamenti variegatissimi, dissonanze stranianti ed un’interpretazione vocale da pelle d’oca; il tutto supportato da un ottimo ritornello e da riff coinvolgenti. “Shoulder” porta un calo di tensione inaspettato, a causa di arrangiamenti poco vari e del ritornello ripetuto quasi fino allo sfinimento ma, dopo l’estasi del brano precedente, risulta tuttavia ascoltabile.
La successiva “Night Came Sick” presenta molte citazioni dei Tool più pesanti, seppur personalizzate a dovere dal gruppo. Nel brano torna prepotente l’emotività interpretativa di Mao, supportata dal basso di Simo che arricchisce ed esalta il lavoro delle chitarre.
Il demo si chiude con “One By One”, brano in cui riff ossessivi e rabbiose scream vocals si alternano a momenti d’inquietudine rarefatta. Molto efficace il finale.
Con questo demo i Mainline dimostrano inconfutabilmente la loro classe e la loro creatività, che fa di loro uno tra i migliori gruppi emergenti italiani dediti al crossover degli ultimi anni. In ogni caso, i Mainline hanno ancora dei margini di miglioramento, e ciò non può che giovare al gruppo ancora alla ricerca di un contratto che, dopo questo demo, meriterebbe pienamente.
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