docta ignoràntia ...vedo che si parlato molto poco sul sito della nuova corrente thrash metal che negli ultimi anni sta diversificando il panorama mondiale, tra l'altro non sono mancate recensioni che ne hanno esaltato le qualità tecniche più che compositive, considerata anche la giovane età di queste leve, Toxic Holocaust, Warbringer.., ma da parte di molti debaseriani ascoltatori del genere, vi è stata poca lungimiranza a riguardo:

Membri:
Adam Haritan
Ben Mottsman
Dan Wetmore
Jeff Potts

I Mantic Ritual sono un quartetto thrash metal di Pittsburgh (Pennsylvania), la band formatasi nel 2004, dapprima con il monicker di Meltdown per poi, una volta inserito il chitarrista Jeff Potts, cambiare ed evitare confusioni con le band già note, in favore di Mantic Ritual. "Profezia Rituale".
Notati nel 2007 dal colosso tedesco Nuclear Blast Records, attraverso la quale rilasciarono il loro album di debutto uscito in Europa nel Febbraio del 2009 "Executioner" (eviterò di annoiarvi con gli eventi sulla pubblicazione in US sotto il nome di Meltdown), è considerata la 'forefront' della moderna old-school thrash metal, allitterazione concessa.

Inoltre i ragazzi sul finire del 2008 non hanno mancato di mostrare il loro talento dando il via ai vari 'National tours' in compagnia di band del calibro dei Rotting Christ e Destruction.
L'album in questione si presenta non come la solita scopiazzatura ab uno disce omnes dei colossi del genere come Slayer, Sepultura, Testament o Death Angel, i ragazzi, considerata l'età, non possono non esserne influenzati, ma presentano qualità tecniche e maturità compositive degne dei loro antesignani.

Analizzando l'album in questione è tecnico e tagliente come una rasoiata sul tendine d'achille mentre cerchi di fuggire da un pazzo armato di fucile a canne mozze!!!! CAZZO che similitudine.. siamo seri, l'album si muove attorno a uno scenario pseudo thrash-metal ottantiano ma avvolto da una nuova verve, nuovi riff originali e potenti.

I ragazzi non mancano di stupire con splendide track come One By One, Death and Destruction, Black for Sin e Panic, nonostante sia un album thrash metal riesce comunque ad essere variegato nelle proprie strutture e tematiche, presentandosi estremamente aggressivo e martellante il tutto senza 'rincoglionire' o annoiare e questo va in lode ai 4 'mocciosi'.

Inutile sprecare altre parole per un ottimo prodotto che emerge come la punta di un iceberg nella monotonia della tua vasca da bagno quando torni da lavoro e cerchi di rilassarti. Oggi sono in vena di metafore!... come precedentemente affermato i ragazzi saranno le nuove vette di questo 'genere' un po' retrò ma allo stesso tempo nuovo e rivisto attraverso gli occhi di questi talenti.

Insomma non è cambiato un cazzo, alla faccia di tutti quelli che rompono il cazzo!

Cordiali Saluti.

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