Lo sto ascoltando mentre scrivo. È incredibile. Ogni volta che sento questo album scopro qualcosa di nuovo, qualcosa che non avevo mai sentito prima... nuove note... di corde pizzicate da quelle chitarre spagnole... e la sensualità di questa musica ti percorre la schiena come un brivido caldo. Non è possibile immaginare la musica di Manu Chao attraverso le parole: bisogna ascoltare.

Ascoltare, e lasciarsi trasportare da quel ritmo cullante che ha un po' di Reggae, quelle chitarre che hanno un po' di Flamenco, e quella voce triste che ti prende per mano e ti accompagna in un mondo immaginario, fatto di suoni e immagini diversissimi tra loro eppure ognuno con un loro significato, ognuno con una loro storia. La dolce "Clandestino" ti accoglie in questo mondo, una sorta di malinconico benvenuto che ti culla fino a "Desaparecido", dove voce e chitarra si mescolano armoniosamente... ma ecco riaffiorare il passato... "King of the Bongo" è stata maltrattata, scuoiata, distrutta e seppellita. Ed ora è risorta, è rinata in un modo più puro ed incontaminato, con una musica soave ed una voce vellutata. Sulla stessa base viaggerà "Je ne t'aime plus", lenta fine di un amore... sino a quando la morbida "Mentira" non ti prenderà con i suoi echi. Solo adesso scoppierà "Lagrimas de Oro" con le sue chitarre veloci, per poi rilasciarti in un respiro profondo con "Mama Call", lenta ballata dalle atmosfere pacate... la tromba di Antoine Chao ti risveglierà in "Luna y Sol" e la soffice "Por el suelo" ti porterà lontano, tra i suoni di una fantastica America Latina... da qui salirai fino al confine del Messico e ti dovrai fermare dove tutti si fermano: "Welcome to Tijuana". "Dia Luna... Dia Pena" ti riscalderà il sangue nelle vene e "Malegria" ti trascinerà con la sua carica vitaminica... e quando sarai sazio delle lontane Americhe "La Vie a 2" ti riporterà al di là delle Alpi, tra le pianure nebbiose e le oscure foreste... un lacrimoso trombone ti bacierà sulla guancia nella ninna nanna "Minha Galera" e ne "La Despedida" piangerai sulle corde della chitarra pizzicate con tristezza ed "El Viento" ti saluterà, quasi come un addio, come se nelle tue orecchie fosse scivolato un semplice vento passeggero... carico di sentimenti.

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