Harold Crick era una normale persona che viveva in una normale città, svolgendo un normale lavoro.

Agente del fisco, single, la sua vita era dominata dai numeri. In tutto quello che faceva, da quando si alzava la mattina a quando ritornava dal lavoro la sera, la logica e l'algebra diventavano parte integrante della sua vita: contava il numero delle volte che si spazzolava i denti, quanti passi c'erano da fare da casa sua all'ufficio, contava tutto.

Fino a che qualcosa spezzò quella routine quotidiana di calcoli e pantofole. Mentre stava per recarsi in ufficio Harold (Will Ferrer) sentì una voce fuori campo che parlava, ma questa voce non parlava con lui, parlava di lui. raccontava tutta la sua vita e quello che ancora gli dovrà accadere, è come se lui stesse vedendo un film su se stesso, con tanto di voce narrante all'inizio.

Questo più il fatto di innamorarsi di Ana Pascal (Maggie Gyllenhaal), una pasticcera anticonformista a cui era solito fare dei controlli di lavoro, cambierà radicalmente la vita di Harold. Incominciò a fare quello che non osò fare prima: cambiare le sue abitudini quotidiane, che erano per lui una sorta di protezione, un circolo vizioso, realizzare i suoi sogni, comprarsi una chitarra elettrica e imparare a suonarla. Grazie all'aiuto del professor Hilber (Dustin Hoffman) riuscirà a scoprire che qualcuno sta scrivendo un libro su di lui.

Il film si incentrerà su Harold che dovrà correre una corsa contro il tempo: trovare la scrittrice prima che termini il romanzo in modo da cambiare il il finale.

Commedia toccante, divertente e drammatica allo stesso tempo, senz'altro una commedia intelligente rispetto alle varie e insulse commediole che escono puntualmente ogni anno per natale, che hanno ridimensionato il ruolo della commedia associandola a qualcosa da non prendere troppo sul serio.

Che dire degli attori: bravissimi anche loro a partire dallo stesso Will Ferrer che interpreta il protagonista, scelta ben azzeccata, lui è perfetto per quel ruolo. Anche Dustin Hoffman fa la sua figura e devo dire che anche lui, nei panni del professore è stata una scelta ben azzeccata, così come la scrittrice depressa interpretata da una bravissima Emma Thompson e la prorompente Maggie Gyllenhaal. Un ultima nota per Queen Latifah che interpreta la aiutante della scrittrice, perchè ha il "blocco dello scrittore".

Può darsi che la trama sia una trama già sentita, come la maggior parte dei film da dieci anni a questa parte (nel senso che ormai hanno già inventato tutto), ma il film è leggero e si lascia guardare piacevolmente, senza troppo impegno, senza troppa leggerezza, come si usa fare per una commedia intelligente.

"No, non è schizofrenia, è solo una voce nella mia testa". Harold Crick

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