Ci si chiede: "Ma diavolo,è possibile che un libro di tale portata rivelatoria e scomoda, uno debba venirne a conoscenza solo grazie alla pubblicizzazione della Gruber su Otto e Mezzo?" E dall'altra parte: "Ma perchè mi ritrovo ad essere sempre informato sulle ultime uscite di Vespa quando ne farei benissimo a meno?"
Certo che il sistema del marketing in Italia è davvero curioso... si ha la sensazione che in questo paese tutto giri all'incontrario rispetto al resto del mondo.
E' come se fossimo costantemente sotto una lente d'ingrandimento che si preoccupa d'ingigantire ciò che è piccolo e insignificante rendendolo visibile anche ai ciechi, e riducendo di conseguenza ciò che veramente conta a dei sempici puntini...scomodi. Per fortuna tale meccanismo bizzarro non fa perdere d'animo quelli che sono gli unici eroi rimasti, che a viso scoperto continuano a portare avanti la loro battaglia solitaria, senza retrocedere di un passo.
Un passo molto lungo e azzardato, ma non senza fondamenta, è quello fatto da sir Marco Travaglio, nella sua nuova dilaniante uscita. Un'uscita che già dal titolo fa venire il prurito sotto le ascelle anche a coloro che mai si aspetterebbero di trovarsi nel mirino del nostro infallibile cecchino: la classe politica di sinistra. Sì gente, perchè non è solo il nostro prode Cavaliere ad avere ridotto il sistema democratico a uno strumento privato a cui ricorrere quando si è in difficoltà, ma anche gli insospettabili sinistroidi hanno provveduto a metterci del loro.
Qui caro popolo italiano, assistiamo allo scoperchiamento passo dopo passo di cavità sepolcrali che non si pensava nemmeno potessero esistere. Con quell'ironia e quella vena sarcastica che lo caratterizza, l'erede di Montanelli passa ai raggi X ogni singolo provvedimento legislativo attuato (o mancato per un pelo) dai governi del bel paese dal 1994, data fatidica della discesa in campo del "Biscione"(così l'unto del signore viene dissacrato nelle pagine del libro) e a partire dalla quale diversa è stata la polarità politica di chi ci ha "governato", rivelando sfrontantatamente le numerose insidie che si sono celate dietro le leggi, anche quelle che potevano apparire del tutto innocue, che magari uno direbbe anche: "Caspita, questa legge sembra fatta apposta per me, mi ci voleva proprio, è positiva"; solo che a pronunciare questa frase di compiacimento sono spesso quelli che Marco nel suo libro chiama gli "imputati eccellenti" o "onorevoli imputati" indicando con questa espressione parlamentari, ex-parlamentari, politici, indagati, condannati in qualche grado di giudizio, o addirittura condannati in via definitiva che scontano in modo creativo la loro pena occupando un seggio in parlamento, nonchè poi i super protetti colletti bianchi.
Il percorso legislativo "ad personam" prende le mosse dall'analisi del decreto Biondi del primo governo Berlusconi (1994-1996) che, - come ricorda lo scrupoloso giornalista nella premessa del suo libro, non era stato considerato nella lista delle leggi ad personam rese note dai giornali, da cui egli ha attinto per ricostruire il suo dettagliato repertorio - fino agli ultimi casi di disegni di legge che sono stati varati o la cui effettiva volontà di approvazione è stata solo annunciata, o forse sarebbe meglio dire "minacciata",come la legge sulle intercettazioni, lo scudo fiscale, il piano casa, e il processo breve. L'arco legislativo preso in esame, va infatti dal 1994 agli inizi del 2010. È importante ricordare che tutte le informazioni di carattere giudiziario che si ritrovano nel libro sono il frutto di una forsennata e meticolosa consultazione degli archivi delle procure operata dal nostro giornalista-detective.
Infine, potrebbe essere luminare indicare alcune delle ragioni per cui a mio modesto avviso è vivamente consigliata la lettura di questo libro: sensibilizzazione del nostro approccio critico nei confronti della vita politica del nostro paese con una conseguente rinnovata consapevolezza delle implicazioni delle nostre scelte nel momento in cui ci recheremo alle urne, e chiara percezione (con esempi di applicazioni pratiche!) di quello che è oggi un concetto così marginalizzato, bistrattato e svuotato di significato, quale il "conflitto d'interessi", un'anomalia che a tutt'oggi mette in ginocchio la nostra democrazia.
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