Nuvole grigie e tristi coprono il cielo di San Salvo Marina (CH)... sono le ore 16 ed una pioggerella fitta tenta di infastidire i tecnici che allestiscono il palco... perplessità, una serie di telefonate... si vocifera un rinvio di data... e i lavori vengono momentaneamente sospesi.
Ma il sole riappare presto e il cielo schiarisce... sospiro di sollievo generale e soprattutto del sottoscritto! Lo spettacolo si farà regolarmente!

Umberto Palazzo e il Santo Niente raggiungono il campo comunale... sono loro che apriranno la serata... immediatamente dopo, l’arrivo di Godano & company... per un sopralluogo e il sound check. Si aprono i cancelli e le prime file vengono occupate in tempo brevissimo, ma chiaramente subito dietro gli spazi sono larghi e si respira molto di più. Si aspetta pochissimo... e i Santo Niente aprono la pista con 5 loro pezzi e chiudendo con la storica “Aria”.

Finalmente i Marlene! Bergia, Ellis,Marroccolo, Tesio e lui, Cristiano Godano, pantaloni neri e camicia bianca,capelli lunghi e barba incolta, pugno chiuso in segno di saluto... ognuno ai suoi posti.
Le note dolci di “Bellezza” introducono una serata stupenda e con “Canzone di domani” appare evidente come Cristiano sia particolarmente ispirato... si parte davvero forte: “Primo maggio”,“1°2°3°”,“A fior di pelle”, si rallenta con la spettrale “Amen” e si riparte con “Festa mesta” decisamente meno grintosa del solito però.
Poi pezzi del nuovo album come “Il solitario”... con gran coro di Rob Ellis e “La cognizione del dolore”... che emoziona grazie alla voce sofferta di Godano. I cavalli di battaglia: “Nuotando nell’aria”, “Sonica”, “Ineluttabile”... che dal vivo si sà... sono autentici capolavori.
Viene ripreso un pezzo classico come “Cenere”... qui è il delirio. ..scatenato! Cristiano è scatenato! con le sue convulsioni raccapriccianti.
Un capolavoro di interpretazione con “E poi il buio”... la performance vale l’intera serata, la mimica è impeccabile e l’esecuzione da brividi! Si prosegue sulla scia di un’atmosfera delicata e straziante: “Schiele, lei, me”... eseguita con sola voce e tastiera e poi “L’inganno”... con tutta la sofferenza delle chitarre nel finale.
Non si finisce mica. Solito rientro sul palco per il bis... con “A chi succhia”, “Mondo cattivo” e l’immancabile “Ape regina” che denota l’essenza Marlene. Pezzo finale è “Grazie”, un dolce epilogo di una serata che ha soddisfatto davvero tutti: dai fedelissimi e nostalgici dei vecchi album ad un pubblico più raffinato.

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