La fama dei Mayhem è andata costruendosi negli anni ‘90 sulle leggende che ruotavano intorno al gruppo, quando ancora la formazione era capitanata da Euronymous ed aveva un scopo nella vita.
Anche la volontà di pubblicare un disco come questo nasce da una delle numerose leggende che hanno girato intorno al gruppo: ma questa volta più di leggenda si può parlare di menzogna, e la cosa è sfuggita di mano al gruppo, che ha visto, suo malgrado, la pubblicazione di questo inutile e stupido bootleg.
"From The Darkest Past" raccoglie infatti 7 delle 8 canzoni di "De Mysteriis Dom Sathanas", suonate in studio dalla band durante una normale sessione di prove, nel 1993: in parole povere si tratta di un disco Rehearsal.
Ma perché questo disco ebbe un successo così grande? Semplice, perché in queste tracce, oltre ad Euronymous ed Hellhammer, suona anche il nostro Varg Vikernes (Burzum), che in quel periodo era membro dei Mayhem in pianta stabile, come bassista (curioso, visto che nel coevo Aske rinuncia a questo strumento per farlo suonare a Samoth, degli Emperor). La formazione è soltanto a tre, dato che Euronymous non aveva ancora trovato un cantante degno di sostituire Dead, appena scomparso.
Un disco come questo ha avuto modo di imporsi nel mercato dei numerosi bootleg della band soltanto per una ragione: all'indomani dell'omicidio del chitarrista dei Mayhem, i genitori di questo chiesero ad Hellhammer di far reincidere le linee di basso dell'omicida Vikerness, in modo che la sua presenza fosse così cancellata (mi sembra una richiesta inquietante per dei genitori che hanno appena perso un figlio e che odiavano quello che faceva, ovvero suonare musica metal...); il batterista fece come gli era stato chiesto, nel rispetto dei genitori, che tra l'altro avevano negli anni di fatto mantenuto il ribelle-True-Norvegian-Black-Metal Euronymous. Ma furono in molti quelli che non vi cedettero, giudicando (giustamente) impensabile che un gruppo in perenne bolletta, con un disco ultimato la cui gestazione era durata anni, potesse tornare in studio per rifare completamente le registrazioni di uno strumento (che Hellhammer non sapeva probabilmente suonare...). Questa menzogna è stata poi progressivamente ritrattata dal gruppo, negli ultimi anni, quando sul sito è riapparso il nome di Vikerness, non solo tra i membri storici, ma anche tra quelli che parteciparono attivamente alle registrazioni.
Ma questo disco era uscito diversi anni prima, dando vita ad un vero e proprio entusiasmo, quello di chi avrebbe ucciso per sentire suonare insieme (e lo stava già facendo da anni, senza saperlo) Euronymous e Vikerness. Il disco è osceno per più di una ragione. Innanzitutto è impossibile ascoltare un disco di questo tipo senza la presenza di un cantante, collante ed anima delle canzoni, che sembrano iniziare e finire senza un vero scopo, senza regalare alcuna emozione. In secondo luogo la registrazione, pur assestandosi su livelli dignitosi, non fa altro che rovinare un disco che già ai suoi tempi avrebbe beneficiato di una produzione leggermente più pulita, in modo da far risaltare con più veemenza l'arte compositiva dei Mayhem, che a volte tende a perdersi per colpa di un mixaggio scandaloso.
Ma il vero punto dolente di questo disco va ricercato proprio nel motivo che ha spinto "molti" a ricercarlo: le linee di basso di Vikerness sono ancora embrionali, e hanno ben poco di quelle rotolanti e melodiche melodie che segneranno in modo indelebile il capolavoro dei Mayhem; musicista non tecnico ma istintivo e creativo, il Vikerness di "De Mysteriis Dom Sathanas" tiene spesso in piedi intere sezioni del disco, con il suo basso a volte "solista" ed a volte al servizio della squadra, come nella title-track o in "Life Eternal". Le linee di questo bootleg sono invece sempre sullo sfondo, banali, penalizzate poi da un suono scarno ed irritante, molto "plong-plong".
Un disco inutile. (come troppo ormai con il monicker Mayhem in copertina)
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