Il Tagofest è stato probabilmente l'evento musicale più interessante a cui ho partecipato quest'anno.

 Per quale ragione?

  1. La qualità della proposta musicale, basta pensare che, gli artisti proposti se pur sconosciuti avevano molta tecnica e padronanza del palco.

  2. Possibilità per le etichette alternative, di esporre i loro banchetti e di farsi conoscere.

  3. E poi apertura a cultura, in tutte le forme...............

In questa realtà interessante, il gruppo più interessante per me,  sono stati gli "A Spirale" di Napoli,  gruppo free-core-noise jazz.

Nei loro 20 minuti, le cose più incredibili che ho visto sono stati il sassofono stridente e agonizzate, figlio della migliore no-wawe alla contortion..... Per poi passare alla batteria dissacrante e nelle stesso tempo complicatissima. Sentire in Italia, queste sonorità è stato unico,  un free-jazz davvero particolare, del resto, in tutto questo schema sonoro, la cosa più stupefacente, è stata sicuramente la ricerca sonora, perchè il rumore tipico della no-wawe, lasciava lo spazio al misticismo e alla ricerca della contorsione, del rifiuto totale della melodia.......

Un rumore, non ordinato, assolutamente ingestibile in alcuni passaggi e inquadrato e ammaestrato in altri..... Insomma da guardare.

Insieme a questo di Napoli, gli "Squartet" e tutta la scena romana, si è difesa molto bene..... Proponendo un grande free-jazz.........

Rispetto a Milano, il cui rappresentante più importante è stato Bruno Dorella (ex batterista dei "Wolfango").

Tutto qui, grande evento che deve essere visto

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