"Chi caga sott'a neve, pure si fà a buca e poi 'a copre, quando a neve se scioje a mmerda viè sempe fori..."

Kaos, Sean e Deda, ovvero tre pilastri dell'hip hop made in Italy. In poche parole, Melma & Merda. Sono loro, infatti, che, dopo avere collaborato assiduamente con il genialoide Gaetano Pellino in arte Neffa, uniscono le loro forze nel progetto in questione e pubblicano, agli inizi del '99, un album superlativo sotto tutti i punti di vista.
Nove tracce, attitudine hardcore e nessun regalo all'easy listening, sono pochi gli elementi di "Merda & Melma", ma quanto basta per sfornare un capolavoro, un disco che si eleva di gran lunga rispetto alla media delle produzioni hip hop nostrane. Dopo l'intro strumentale "Skinshaskashaska", ci si immerge subito in "Ancora In Piedi", forte della magnifica produzione di Deda e delle liriche dei nostri che, cordialmente e senza sborare, ci informano di essere ancora presenti e di rappresenterare il vero hip hop al 100%. Si prosegue con i deliri del rap in inglese di Sean in "Introdrama", per poi giungere alla magnifica "Oggi No", dove i nostri riflettono su temi profondi come la sottile linea che separa vita e morte, accompagnati da un megabeat targato Neffa (ah, e pensare che oggi canta "La Mia Signorina"....), andando avanti con le sonorità eteree e dilatate dell'interludio "Subsumo" e "Insetto Infetto", manifesto del vero hip hop, quello con i controcazzi, e conseguente critica dei vari pseudorappers trendy attuali.
Giungiamo a questo punto al momento più profondo del disco, la geniale "Trilogia Del Tatami", pezzo stupendo diviso in tre parti ed ispirato al mitico libro "L'Arte Della Guerra" di Sun-Tzu, in cui i nostri ci espongono le strategie migliori da usare in battaglia (Sean), passando per inevitabili sconfitte (Kaos), per poi raggiungere le vittorie, negli scontri quotidiani della vita d'ogni giorno (Deda). Mancano solo "Puppa Fumo", altra grandissima prova solista di Sean, e "Too Xigent", ottima conclusione in cui risaltano le rime in dialetto salentino dal sapore ragga del grandissimo mc pugliese Moddi.

Pur essendo un album sottovalutatissimo, "Merda & Melma", a dispetto del nome, resta uno dei massimi vertici toccati dal rap italico nella sua (breve) esistenza, un lavoro di gran pregio che non finisce di stupire ad ogni ascolto. Chissà se un giorno potremo mai gustarci un seguito, tutto è possibile, ma nonostante ciò a Kaos, Deda e Sean resta il merito di averci regalato un album superlativo, sopra le righe e lontano mille miglia dai vari Bassi Maestro, Articolo 31 e Sottotono che infangano il nostro paese.
Un toccasana per le nostre orecchie, insomma, e questo può bastare... Da rivalutare.

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