Massiccio, distorto, nervoso, psichedelico, questo è "Hostile ambient Takeover", diciottesimo lavoro di questa pazza e sottovalutata band di Aberdeen (U.S.A.).
L'album a mio modesto parere, è certamente uno degli episodi più riusciti dell'interminabile discografia Melvinsiana, frutto delle menti "malate" e al tempo stesso geniali di "telespalla" King Buzzo (singer) e Dale Crover (drummer stra-to-sfe-ri-co).
Se deciderete di ascoltare questa meraviglia, sarà proprio la batteria di Crover a scandire il frenetico ritmo d'apertura di questo capolavoro; non avrete nemmeno il tempo di chiedervi dove sia finito il bassista che la vostra acuta riflessione sarà subito spazzata via dalla chitarazza di Re Buzzo, per iniziare alla grande con una "Black Stooges" al limite dell'hardcore, dove le devastanti bordate di Crover (Dio lo benedica) la faranno da padrone. La velocissima "Dr. Jeek" (con tanto di chitarra-banjo) vi farà capire che i nostri ci sanno fare anche quando suonano punk bello grezzo e incazzato. Con le scosse elettriche di "Little Judas Chongo" e il riffone definitivo e catacombale di "The Fool, the Meddling Idiot", comincerete a ricordarvi di un tipo che parlava sempre di sti Melvins e c'aveva quasi sempre la loro maglietta? A seguire direte parole tipo: "cazzo però sti Melvins?!".
Se comincerete ad essere leggermente gasati, vi consiglio vivamente di "pompare" a tutta lo stereo di casa sulle dolci note di "The Brain Center at Whipples", facendo molta attenzione agli ultimi 40 secondi della canzone, perchè potrebbe zompare tutto. La calma apparente di "Foaming", e l'angosciante, lunghissimo, ossessionante e inquietante pezzo di chiusura "The Anti-Vermin Seed" chiudono un album che sicuramente, se siete molto "aperti" musicalmente parlando, non vi deluderà. Anzi ne sono sicuro vi farà strippare di brutto.
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