Ho deciso per una sera di rinverdire i ricordi della mia adolescenza e di regalarmi la visione di questo attesissimo super-colossal estivo. Sia chiaro che non mi aspettavo il capolavoro; avevo anche previsto una certa dose di cazzutaggine hollywoodiana che avrei dovuto sopportare, dato che il regista del film in questione è quel Michael Bay che per me è da bollino rosso.

Entro al cinema e il vocione del capitano Picard (ossia l'inossidabile Alessandro Rossi) stordisce tutti e si da' al racconto del prologo. La storia dei Transformers, i combattenti robotici senzienti datati 1984 è ormai mito e leggenda: la Terra diviene campo di battaglia per le due fazioni aliene dei Decepticon e degli Autorobot, che la diaspora seguita alla distruzione del pianeta Cybertron ha sparso un po' per tutto l'Universo e li ha messi alla caccia di una specie di cubo di Rubik creatore di mondi.

Ora, io da spettatore pagante mi aspetto di assistere per almeno due ore non a un film di fantascienza, ma a un divertente tripudio in live action con questi giocattoli animati che si trasformano nei veicoli più disparati e se le danno di santa ragione; ma il film non tarda a deludere. Si parte piuttosto bene con l'attacco di Blackout ad una base militare in Quatar, anche se l'azione risulta molto confusa e infarcita di numeri da stuntman esagerati. Effetti di livello eccelso, personaggi e recitazione da fossa comune; il peggio deve ancora venire. A metà del primo tempo comincio a chiedermi "Perché sono qui?". Tutto ruota attorno a Sam, tipicissimo liceale sfigato, che spasima per la splendida Mikaela, gnocca con la passione dei motori (plausibilissimo), mentre nei palazzi del potere si combatte contro un virus che i Decepticon hanno iniettato nei sistemi di tutto il mondo. Assurdità, luoghi comuni, pacchianate a palate e un inseguimento identi a quello del pessimo "The Island" inzuppano le poche scene semi-decenti, ovvero la battaglia nel deserto contro Scorponok, che sebbene appesantita da siparietti pseudo-comici avvince non poco, e l'apparizione di Bumblebee e Barricade, che promette un bel duello ma si conclude in qualche modo senza darci soddisfazione. E' quanto mai fastidioso l'uso che l'Industrial Light & Magic fa della CGI, che ci propone primi piani esagerati dei mostri di metallo senza darci una minima idea di come essi si muovano o combattano; le trasformazioni sono complicatissime e correlate da posture assurde, i dettagli obesi e invadenti, le inquadrature tutte in primo piano penalizzano la spettacolarità, il che è quanto mai paradossale.

Dopo la delusione colossale, spero che il secondo tempo e il battaglione finale possano salvare il salvabile, ma niente. Si continua con le verbose traversie segrete del governo, l'azione latente e troppo confusa, le solenni banalità del dialogo e le cappelle assurde di una sceneggiatura di cartapesta; il montaggio peraltro riesce a confondere ancora di più lo spettatore, mentre la dose di retorica, moviole e pathos a buon mercato cresce a dismisura e raggiunge livelli intollerabili; memorabile e nauseante in questo senso la scena della cattura di Bumblebee. Il film da' qualche guizzo in pochi momenti, come quando gli altri Autorobot arrivano sulla Terra e si nascondono in vari veicoli, oppure quando Optimus Prime, Jazz, Bubmlebee, Ratchet e Ironhide si "nascondo" nel giardino di casa del protagonista. Eccellenti gli effetti e finalmente secondi e terzi piani che ci mostrano i robottoni in tutta la loro sfavillante perfezione digitale.

Si arriva alla resa dei conti dopo la scoperta di Megatron congelato in una specie di Area 51 (tutto già visto in Indipendence Day e Stargate) e del cubo di Rubik formato extra-large. Una specie di Gollum metallico irritante, animato coi piedi, che parla a rutti e che appare con poco senso durante tutto il film libera il capoccione. Megatron incazzatissimo manda Starscream e altri Decepticon a farcire alcuni veicoli, ossia un F-22, una specie di mammoth tank di cartone e un'altra specie di camion con una forca. Assieme al redivivo Blackout si danno all'inseguimento degli Autorobot; un breve e intenso duello in autostrada sembra far ben sperare, ma in realtà il finale è confuso come non mai, condito con situazioni assurde e impossibili, primi piani inutili della topona di turno e dialoghi pietosi; pessima la scelta di far scontrare le due squadre in città, con macchine che volano ovunque e rottami a non finire. Le riprese sono nevrotiche e spesso incomprensibili, il montaggio le segue a ruota, i robot che si scontrano sembrano un'accozzaglia di pezzi di ferro colorati che ci rotola davanti alla faccia. Sacrificio di Optimus all'orizzonte, sconfitta di Megatron improvvisa ma non giustificata, lieto fine assicurato e sequel telefonato. Tra l'altro, se ormai ci fa pena John Voight ridotto in quello stato che prende a fucilate il Gollum robot, fa ancora più tristezza la presenza di John Turturro, impegnato in un ruolo totalmente inutile che ci fa gridare "Ridateci il Grande Lebowsky".

Scopro alla fine che non mi sono divertito neanche un po', e che l'incompetente Bay, prodotto tra l'altro da Spielberg, ha giocato malissimo una carta che poteva portare a sviluppi almeno molto più divertenti. La retorica americana, l'uso scriteriato degli effetti speciali, la regia da videoclip, la recitazione (recitazione?) aberrante, la colonna sonora invadente e la sceneggiatura scopiazzata e ignobile affossano i pochissimi momenti buoni del film. Delusione e amarezza nel vedere un mito ludico e non solo ridotto ad una massa informe di immagini per lo più inutili; perché l'inutilità è all'ordine del giorno qui. Un'analista biondina che sa di meccanica quantistica (di nuovo, plausibilissimo..), un hacker ciccione e altri personaggi che spariscono senza un minimo di criterio o spiegazione, decine di scene di contorno che si potevano benissimo evitare. Forse volevano aggiungere (inutile) ironia a una storia già di per sé ridicola. Grosso errore.

Il film naturalmente incassa già a palate, ma a coloro che i Transformers li ricordano con piacere, lascia senza dubbio l'amaro in bocca. Evitatelo pure, vi risparmierete una delusione oltre che una certa dose di mal di pancia.

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Altre recensioni

Di  vellutogrigio

 Il film è un bel lavoro, pieno di effetti speciali e superficiale il giusto, ottimo per una serata estiva in compagnia.

 Erano tanti, secondo me tutti alla ricerca di qualcosa che non hanno più, e non solo un autorobot andata distrutta nei pomeriggi degli anni '80.


Di  NoiseNotMusic

 una bella serata dagli alti contenuti. 3 ore di pura azione, divertimento in ricordo della mitica lotta tra autosborr e decepticulicon.

 se siete intenzionati a vedere questo film, spegnete pima il cervello.