La musica per pianoforte di Ravel (insieme a quella di Debussy), è certamente tra le più affascinanti e conturbanti che possa capitare di ascoltare. L'utilizzo di uno spettro armonico estesissimo e le geniali soluzioni ritmiche ne sono lo scheletro portante.

Un minimo comune denominatore di questi pezzi per pianoforte è l'essere spesso “indefiniti” nel carattere, trascinando con sé un senso di mistero, di inquietudine, di dolcissima ansia. Le sensazioni che riescono ad evocare sono quanto mai cangianti e mutevoli, seguono per così dire il ritmo della natura, dell'acqua e del vento, più che il ritmo della vicenda umana.

E la natura sa accogliere nel caldo abbraccio del suo sole, o piegare le ginocchia con venti glaciali. Sapete quelle sensazioni agrodolci e contrastanti di caldo-freddo, che si archiviano nella mente associate ad immagini vivide e pregne di contenuti emozionali, come la neve e il rispettivo caminetto, o la fredda acqua del mare asciugata sulla pelle dal sole e dal vento in un pomeriggio estivo? Tutto ciò e molto di più riesce ad evocare questa musica.

L'integrale di piano di Ravel è racchiuso in soli due cd, e contiene naturalmente quei grandissimi capolavori che sono “Gaspard de la nuit” e “Miroirs”, e poi “Le Tombeau de Couperin”, la “Sonatine”, i “Valses nobles et sentimentales” e singoli pezzi quali i celebri “Pavane pour une infante defunte” e “Jeux d'eau” oltre a brani meno noti ma ugualmente splendidi come la “Serenade grotesque” e il “Menuet antique”. Composizioni assai variegate, ed anche lontane nel tempo tra loro, in cui la genialità armonica di Ravel esplode nel massimo splendore, ed il minimalismo convive col virtuosismo strumentale.

Molti grandi pianisti sono stati ottimi interpreti di questa musica, ma la mia preferenza va alla recente versione del nostro Michelangelo Carbonara, pianista eccezionale per sensibilità, tocco e dinamica, e vincitore con merito di numerosissimi premi in competizioni pianistiche internazionali. Nato nel '79, la sua carriera concertistica è cominciata a sei anni e nel '99 è diventato il musicista più giovane di sempre a diplomarsi all'Accademia di Santa Cecilia (eletto anche miglior diplomato dell'anno). La sua reputazione è in continua ascesa, con concerti sempre interessanti per repertorio e originalità dell'interpretazione; il suo Scarlatti, per dirne uno, è illuminante. Michelangelo Carbonara è davvero un nome da seguire con molta attenzione!

Ed il grande Ravel che ci regala in queste incisioni Brilliant del 2008 ha un'immagine diversa dal solito: è asciutto, scolpito, scevro di sentimentalismo ma intriso di pacata commozione; c'è in maniera evidente un uso molto oculato del pedale di risonanza...ma a stupire è pure la scandalosa perfezione dei tempi scelti e degli attacchi.. Questa musica si vede restituire la sua veste più autentica, “primigenia”.

A costo di sbilanciarmi mi sento di accostare queste magistrali interpretazioni allo stesso livello di quelle, ormai leggendarie, dei Preludi di Debussy nella versione di Arturo Benedetti Michelangeli.

Un'ultima nota riguarda la buonissima qualità audio dell'incisione ed il prezzo, assolutamente imbattibile: solo 8 euro per un doppio cd di questa altissima qualità...quando scaricare è davvero un delitto!

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