LA SCORSA NOTTE HO FATTO UN SOGNO.....

Mi sono trovato in un luogo del mio inconscio dove tutto era armonioso e un atmosfera magica mi catturava nel torpore del mio corpo che si lasciava andare, in quello stato comatoso capii che "L'amore vuole amore" e che ognuno di noi se voleva qualcosa doveva pur donarla, mi incamminai verso una strada sterrata buia, avevo paura finche' non riuscii a scorgere una luce, mi appari' cosi' una "Ragazza d'argento" che mi illuminava la strada ,era bellissima e maledetta ricordo il suo tatuaggio "Una rosa blu" disegnato sulla sua schiena brillante e soffice, ho provato a toccarla ma svani', scese un'altra volta il buio piu' profondo, ma andava bene cosi' per me era giunta l'ora della "Notte dei pensieri", la quale nella vita hanno affrontato tutti almeno una volta, non si puo' scappare .

"5 giorni" erano passati in quella valle incantata ,ero felicissimo l'armonia e lo star bene "aveva preso "Il sopravvento" su di me, e ero arrivato alla conclusione di chiedere "Perdono" per ogni persona che nella mia vita ho fatto star male o soffrire, pensai subito ai miei genitori, ne hanno fatti di sacrifici.....non verranno mai ripagati...."L'elefante e la farfalla" giocavano liberi insieme ad un leone ad un gatto e un cane, non c'era nessun litigio, una pace continua che fluttuava nell'aria mediante l'armonia degli abitanti di quella valle incantata, che assomiglia tanto a quella "Strada di Roma" che tanto cara mi fu, dove conobbi bellissime esperienze e dove vissi i giorni piu' felici.

Mi stavo "Innamorando" di quel posto incantato che non immaginavo cosi' bello,forse perche' ero spaventato dalla nuova esperienza, ma "Adesso" mi appariva tutto molto piu' chiaro, il viaggio di retenzione come Dante nell'inferno lo dovevo compiere da solo, "Non arriveranno i nostri", saremo solo io e "Il canto del mare", e la leggiadria del momento migliore della mia vita, di un sogno maledetto che non si tramutera' mai in un incubo ......

Il risveglio.....

mi alzai dal letto e assonnato sentivo il profumo di caffe', andai in bagno e fissavo la mia stempiatura adolescenziale sullo specchio cercandola di nascondere con appropiati riportini, quando la radio mando' una canzone che mi ricordava l'armonia che vigeva "Su quel pianeta libero", una lacrima percorse il mio viso, feci uno sbadiglio mi lavai il viso e nell'autobus mentra guardavo attraverso "Assolati vetri" ripensavo a quel sogno, e che sicuramente lo avrei fatto fare a qualcun altro... provate a sognare con questo cd...

ded to: alle verità che si celano dietro le canzoni di Zarrillo

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