Ho sempre cercato di mettermi nella mente di chi non conosce Barrett e cercare di capire le reazioni che avrebbe dopo la lettura di questo libro di una bellezza imbarazzante.

Un libro che snerva per la storia che racconta. Per il soggetto in questione. E per le infinite potenzialità soppresse di un uomo che avrebbe potuto cambiare la storia della musica mondiale ad ogni eventuale album o mostra di quadri. Il carisma di Roger Barrett era talmente elevato che qualsiasi cosa facesse "muoveva" le cose.

Il racconto dei due autori ripercorre con straordinaria lucidità e fluidità l'infanzia, l'adolescenza e l'incredibile sorte che spettò a quest'incredibile artista del nostro tempo (e non solo).

Vi troverete aneddoti sulla sua vita privata, sia precedente che (sopratutto) successiva all'esperienza musicale nella band di cui fece parte. Interviste esclusive alle sue ex fidanzate, ai camerieri che avevano il privilegio di ricevere grandi doni da lui negli anni in cui viveva al Chelsea Cloithers di Londra (1974-1980-81) e molto, molto altro.

La prima edizione uscì nel 1993 in epoca pre-internet e vedere le immagini rarissime pubblicate all'interno era come aver aperto il vaso di pandora. Tutto quello che sognavi di vedere era lì, facendo aumentare l'infinito rammarico per aver smarrito un uomo ed un artista di cui non basteranno dieci secoli per saperne apprezzare appieno le infinite sfumature della sua personalità.

Il libro è stato decisamente superato da "A very irregular head", uscito recentemente. Vera bibbia per i Barrettiani.

Ma questo "Crazy diamond" del 1993 fu un boomerang da cui non si tornò più indietro.

Nel senso bello del termine stavolta.

Unica nota stonata è la copertina da tossico. Syd Barrett non è stato solo quello che molti credono. Ma anche molto, molto altro. Un'immagine diversa meno stereotipata sarebbe stata perfetta.

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