Era la primavera del 2008 ed a tale periodo risale “Machine 15” l’ultima cartolina dalla Svezia, poi diversi tour per festeggiare il decennale dell’uscita del loro instant-classic “Pennybridge Pioneers” (2000) e molti silenzi.


Ma diciamocelo la pensione anticipata ci avrebbe lasciato con un immagine sbiadita di cos’erano veramente i Millencolin dei 90’s e primi anni ’00. Lo dissi sette anni fa qui (come passa il tempo ahimè) e qui lo ripeto: “Machine 15” era un disco scialbo e senza spina dorsale.


Il tempo, le persone, gli stessi gusti cambiano, ma la curiosità di ascoltare nuova musica è rimasta immutata.


Fortunatamente e lo si intuisce già dall’eccezionale poker iniziale (“Autopilot Mode” ovvero Nikola seduto al banco che ascolta i consigli del dottor Gurewitz), i ragazzi di Orebro sono riusciti a riscattarsi e uscire dalle ombre ed evitare la trappola del jingle-bell-punk che ha contagiato gli ultimi Rise Against.


Un artwork in linea con i loro orientamenti animalisti che rimanda con forza a “Kingwood”, con la mente che per il resto fa presto a correre subito al giubileo del 2000 di cui ritroviamo i grandi pezzi scritti con lo stampino e la contagiosa allegria di fondo stretta a doppio mandato ad una certa nostalgia di fondo che si proietta sempre sull’orizzonte giallo-azzurro.


Orsi sempreverdi.






Elenco tracce e video

01   Something I Would Die For (02:50)

02   Mr. Fake Believe (02:36)

03   Wall of Doubt (02:45)

04   Believe in John (03:20)

05   Perfection Is Boring (02:59)

06   Silent Suicide (01:19)

07   Bring Me Home (02:27)

08   Man of 1000 Tics (02:52)

09   Sense & Sensibility (02:37)

10   Egocentric Man (02:34)

11   Chameleon (02:57)

12   True Brew (03:22)

13   Autopilot Mode (01:59)

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