"Metastasi", davvero una brutta e sinistra parola! Ma cosa c'entrano le metastasi con il progetto di Roberto Mammarella? Non lo so!

Quello che so, dal basso della mia ignoranza, è che il dischetto in esame è l'ultimo parto di questo incostante, geniale ed oscuro progetto tricolore.

Ma chi sono stati, allora, i Monumentum? Ci sono due recensioni su DeBaser, quindi evitate di farmi ripetere cose già scritte! Come dite? E' proprio questo il compito del recensore? Vabbè, cercherò di assolverlo!

Monumentum è la creatura del già menzionato Roberto Mammarella, oscuro personaggio dell'underground milanese, conosciuto a livello internazionale per aver prodotto nientemeno che "Live in Leipzig" dei Mayhem (disco epocale!) e per aver collaborato con un sacco di doom e black metal bands, oltre che per la sua inossidabile attività con la Avantgarde Records.

Un personaggio enigmatico, ermetico, schivo, lontano dai riflettori e dalle chiacchiere della maledetta stampa italiota. Un personaggio che, proprio per questo, si fa amare.

Dopo uno Split con i greci Rotting Christ (non chiedetemi lumi a riguardo!), dopo una demo ormai irreperibile, i Momunumentum giunsero alla loro prima prova discografica nel lontano 1996 con "In Absentia Christi". Album sulfureo e tetro, distante dagli estremismi metal e vicino, piuttosto, al gothic/dark dei Fields Of The Nephilim di "Elizium", allo straziante sound dei Christian Death ed alle atmosfere ethereal dei Dead Can Dance. L'album presentava anche alcune inflessioni doom-psichedeliche ed un tocco di oscuro calore mediterraneo. Un disco da avere e da assaporare in ogni sua nota!

Mammarella ed altri musicisti, dopo anni di silenzio assoluto, decisero di riesumare il nome Monumentum, dando alle stampe nel 2002 il secondo e controverso "Ad Nauseam". Le cose, però, erano cambiate e non poco! Dal gothic esoterico degli esordi, Mammarella prese le distanze per confezionare un album sì tetro ma pesantemente influenzato dall'elettronica e da riflessioni più crude e mature. Opera gelida, non all'altezza del debutto, ma comunque necessaria per comprendere i tormenti di questo indagatore dell'incubo (ne esiste un altro ma, oltre al clarinetto, non suona in nessuna band!).

E poi? Lo scioglimento! Ma possiamo parlare di vero e proprio scioglimento? Oppure si tratta di un nuovo e lungo periodo di pausa? A voi la risposta!

In ogni caso, dopo aver annunciato il presunto scioglimento del proprio act, Mammarella decise di immettere sul mercato questa strana ed inquietante raccolta. "Metastasi" raggruppa rarità, covers ed altro materiale partorito dall'oscuro menestrello meneghino dai primi anni anni '90 agli albori del nuovo millennio.

"La Noia Nella Casa Del Dolore" è, forse, il brano migliore ed il più interessante dell'intero disco. Brano che riprende una lettera scritta da Giacomo Leopardi, qui tragicamente recitata dalla voce opprimente di tale Giuseppe Imprezzabile, affiancandola a diavolerie sonore dark. Sarebbe un delitto dimenticare questa sublime composizione! Se poi siete quelli che stravedono per i Lacrimosa... beh lasciate pure perdere!

Altrettanto bella è "The Colour Of Compassion", cadenzata e lenta, nel classico stile Monumentum. Degne di nota sono anche le cover di "Windfall" (Dead Can Dance), "Fade To Grey" (già presente su "In Absentia Christi" ma qui leggermente diversa), "Theme One" (Ain Soph) e la versione di "Black And Violet" (Death SS).

Per il resto, vi imbatterete in delle versioni alternative o "remiscelate" di brani estratti dai due precedenti capitoli.

Non poteva concludersi in maniera diversa questa esperienza cimiteriale! Partita da suggestioni pessimistiche e terminata nel più tetro e desolante fatalismo. Forse, a nostra insaputa, Mammarella ha solo voluto prenderci in giro o, forse, quest'uomo ha davvero voluto mettere in note la propria angoscia ed il proprio mal di vivere. Ma domande di questo tipo, oltre che destinate a non trovare risposta, si dimostrano poco inerenti! Ovviamente, gli inutili pupazzetti dark (figli di buona famiglia e depressi per moda), saranno i primi a sbadigliare ascoltando i Monumentum. Sculettando e ciondolando il loro cervello, che nemmeno sotto tortura riuscirà a sintonizzarsi su queste magiche frequenze, s'è dimostrato il primo nemico di chi ,come il Mammarella, ha saputo scrivere ottima musica, senza inutile retorica e senza volgari autocompiacimenti!

Crudele, sentito e distante anni luce dell'immondezzaio gotico.

Carico i commenti... con calma