Sin dai loro primi demo distribuiti (escludendo il mai rilasciato Thorns of ice del 1996 e il promo del 1997) si era capito che questa non sarebbe stata la solita band di metal sinfonico con influenze folk, per quanto questa descrizione non sia sbagliata, piuttosto inesatta.
Anche la scelta di cantare in lingua madre (finlandese), sebbene non ci si capisca niente (menomale che i nostri sul loro sito hanno messo a disposizione le traduzioni!) da’ alle loro opere un esotismo e un fascino non comuni.
Senz’altro questo disco è più di tradizione “Viking”. Si capisce dalle tematiche e soprattutto dal loro aspetto (se comprate Suden uni potete guardarli, dopo vi spiego perché).

Suden uni è stato il loro debutto, che ora per deliziare i fan è stato ristampato pari pari con l’aggiunta di una bonus track (una canzone tradizionale finnica) e –soprattutto- di un DVD con due videoclip e alcune tracce live; il tutto alla cifra di soli 17 € (almeno qui a Firenze).

Per quanto riguarda l’album, è veramente molto bello, aggressivo e melodico, pungente e smaliziato allo stesso tempo.

Si parte con la vichinghissima Ukkosenjumalan Poika (che significa circa “Figlio del Dio del Tuono), molto aggressiva e sinistra. Sei minuti che scorrono via bene senza parti stancanti.

Si prosegue con Köyliönjärven jäällä (pakanavedet II) ( Sui ghiacci di Köyliönjärvi (acque pagane II)) dove figurano strumenti popolari scandinavi che in seguito verranno ripresi con altrettanto successo. Sicuramente una bella traccia, ma secondo me inferiore ad altre come Pakanajuhla.

Da segnalare la strumentale Tuulen koti, aaltojen koti e la già citata Pakanajuhla con il suo incedere maestoso. Molto gradevole 1065: Aika", molto complessa, quasi solenne ma anche malinconica e tragica (in contrasto con l’aria “festaiola” delle altre tracce), con cori molto belli e una strana alternanza tra clean vocals e screams.

Questo è un album da riascoltare più volte, perché riesce ad intervallare la solarità e la solennità con la cupezza di certi momenti.

Un altro pregio è la lunghezza giusta: 50 minuti che non pesano affatto. Alcuni tendono a riempire il CD fino ad arrivare anche a 70-80 minuti, ma facendo decadere la qualità dell’album. Non è stato così per loro. Forte anche di un prezzo invitante, questo album vi conquisterà.

Volevo anche parlare del DVD allegato, che è molto ben realizzato e non può che far piacere (considerando che è praticamente in regalo!).

Il primo video è tratto dall’album (successivo-precedente a seconda dei punti di vista) Voimasta Ja Kunniasta, ed è praticamente un live molto festoso con il pubblico “invichinghito” che osanna la band. Il video successivo è quello di Jumalten Kaupunki (tratto dal più recente “vero” album dei Moonsorrow, il bellissimo Kivenkantaja) che non sarà il massimo della professionalità e forse è in certi punti anche un po’ pacchiano, ma è veramente godibilissimo e pienamente finnico-nazionalista nonché veramente divertente! Le altre quattro tracce sono tratte dal piovoso live di Tuska del 2003, che –come se non bastasse- incrementa la matrice vichinga del gruppo. Dal vivo i componenti del gruppo sono veramente scalmanati e imprendibili. Il bello di tutto è che non ci sono attimi in cui si ha la voglia di stoppare o di saltare le tracce, perché si riescono a godere tutte le tracce. Anche il genere proposto non è comunissimo (per noi italiani poi..vi immaginate un singer urlare in screaming “varda ‘o mare quant’è bello…”??? o “bella ciao” con tanto di falce e martello sulla maglietta urlata coperti da sangue finto??? Come lo chiamereste: black folk spaghetti metal with popular tarantella parts…???).

Veramente brutto il chitarrista che sembra uno yak con quell’anellone tra le narici ed una prestanza fisica da lottatore di sumo, vecchia conoscenza del viking metal più crudo nei Finntroll.

Compratelo e scrivetemi le vostre impressioni sia nei commenti che alla mia mail: dying_sun@spray.se

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