Prima di tutto comincio col dire che è quasi un offesa per il rock che non ci sia neanche una recensione per questa importantissima band che tanto ha dato al mondo della musica. E questo è un dato di fatto, non una semplice considerazione. Se si pensa al hardrock degli anni '70 si pensa subito a band come i led zeppelin i deep purple i Black Sabbath e via discorrendo. Da questo hardrock poi sono nati una miriade di sottogeneri tra cui il metal di iron maiden, jadas priest ecc.. fino ad arrivare all'heavy metal vero e proprio dei metallica e a testimoniare l'influenza che i questi ultimi hanno avuto dai motorhead ci sono le innumervoli cover suonate e rintracciabbili nel doppio cd uscito nel '98 "Garage inc.".

Ebbene l'anello di congiunzione tra hard rock e l'heavy metal e da rcercarsi neli anni '70 e secondo me i motorhead sono il gruppo per eccellenza che ha determinato questa evoluzione. Nel 1979 dopo "on parole" (76) e "motorhead" (77), esce "overkill" che a detta di chi scrive è il capolavoro dei motorhead. La band capitanata dal mitico Ian Kilmister detto lemmy bassisa e frontman del gruppo che unisce al suono potentissimo del suo basso un cantato rauco derivato da miliardi di sigarette; Eddie Clark chitarrista, capace di fondere la psichedeliadia di hendrix e il rock and roll di chuck berry in un amalgama di una potenza mai sentita fino ad allora, Phil Taylor batterista,altro elemento pregevole, anche lui come gli altri seminale nel suo campo.

Ma ora parliamo del disco, che comincia con la traccia omonima "OVERKILL", facendoci subito capire chi sono i motorhead; batteria e basso fulminanti e chitarra rock and roll tra mille distorsioni,senza un attimo di respiro;il sunto perfetto del suono motorhead. A un certo punto il brano sembra concludere col l'assolo di clark,invece riparte la batteria ed un nuovo assolo di chitarra, il brano conclude, no, riparte la doppia cassa un'altro lancinante assolo e il brano conclude."Stay clean" prosegue il cammino in maniera più pacata rispetto al ruggito iniziale, "(I Won't) Pay Your Price" è il classico rock & roll modificato nei connotati da questi bikers del rock, "Capricorn" si appoggia soprattutto sul chitarrismo di clark e si produce in una serie di assoli da antologia degni del miglior hendrix. Il disco prosegue sempre su ottimi livelli con lo stesso schema ormai consolidato, senza attimi di pausa per l'ascoltatore che viene travolto da un vortice di distorsioni è una sezione ritmica da cardiopalma. "Metropolis" rallenta un pò e propone forse il ritornello più riuscito seguito da un'altra serie di assoli sempre efficacissimi, originali, e cattivissimi. Il disco termina con "Limb from Limb", a dire la verità senza aggiungere niente a questa pietra miliare del rock.

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