Per chi non ha mai ascoltato i Motorpsycho, partire da qui equivale regalarsi una tremenda scimmia sonora per gli anni che verranno; per chi li conosce solo "a pezzi", sappiate che questo è uno dei pezzi migliori.

Successivo agli aspri ed un poco ingenui Maiden Voyage e Lobotomizer, 8 Soothing Songs for Rut mette insieme i seguenti ep Soothe e 3 Songs for Rut e ne fa il primo vero manifesto d'intenti della band norvegese. E' il 1992 ed è da qui che si parte: il filone d'acciaio che porta a Demon Box e Timothy's Monster. Un diamante grezzo ed ibrido tra gli echi del nascente grunge ed il talento visionario di una band che usa pesanti distorsori con una fantasia ed un senso melodico fuori dal comune. Lontani dai riflettori ed anzi un culto sotterraneo immediato, non si è mai pensato ai Motorpsycho come alternativa europea alla scena contemporanea di Seattle ma piuttosto ad una meteora metallica con un altro paio di cartucce da sparare. Invece, quindici anni passati ed una bella foto che non sbiadisce.

8 Soothing Songs for Rut è semplicemente un disco crudo e rovente, neghittoso nel non voler accennare mai a forme facili esplorando piuttosto con tentacoli rugginosi le derive del suono, le melodie più oblique. Fila via in poco più di mezzora e divora l'80% della paccottiglia che oggi spacciano per rock. Ma il bello è che definire un genere-contenitore per questo lavoro è pressoché impossibile; sono i Motorpsycho e basta. "The Wait" è una ballata con l'armatura in titanio forgiata da cerchi di suono in vortice, "Loaded" una furiosa scorribanda di incastri tra piano elettrico e riff su riff, "Step Inside" lo spuntone del cemento armato sotto un diluvio postatomico (devastante l'uso del basso di Bent), il tutto animato da una sottile vena rock '60 -qui coperta da una coltre di distorsioni e feedback- che d'ora in poi il gruppo non abbandonerà più, riplasmandola di volta in volta.

Immensi, liberi, poetici, non ci sono mai abbastanza aggettivi per Bent Saether e soci. Il loro suono è unico ed 8 Soothing Songs for Rut ne riporta i caratteri essenziali, come embrione di tutti i favolosi dischi che verranno. 

 

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