Ieri l'altro ci ha lasciato uno dei più grandi musicisti di sempre: Mstislav Rostropovich.
Pianista, direttore d'orchestra, ma soprattutto Violoncellista.. Un leggendario violoncellista che sembrava possedere la chiave di questo strumento... fin da tirarne fuori possibilità ignote e l'intera gamma espressiva..
Un suono, il suo, divino, scuro ma solare, criptico ma intellegibile, carsico da apparire con la sua potenza improvviso, con una passionalità e un fraseggio da far accapponare la pelle.... cospicuo e intenso e con una profondità di cavata che nessuno mai è riuscito ad eguagliare. Le infinite e colorate sfumature timbriche han sempre fatto di "Slava" come veniva comunemente chiamato, l'essenza stessa di questo strumento.. Lui ha reso forte il violoncello che, per solito, è la voce più fragile fra tutti gli archi....
Proprio per queste sue caratteristiche per lui hanno scritto svariati compositori.. Si può ricordare Sostakovic che gli regalò due concerti.. Prokofiev una sinfonia e un concertino e Britten che scrisse per lui una sonata e tre suites... Numerosa, ricca e varia la sua discografia.. Pacifista convinto, accorse nell'89 a Berlino... Seduto su una comune sedia, per non più di trenta ascoltatori, suonò, umile e senza prosopopea di star, con alle spalle il muro ormai infranto, col suo "1711 Duport Stradivarius" le "suite" di Bach.. La foto fece il giro del mondo e diventò simbolo ed emblema di questo storico accadimento e la sua melopea leggiadra e festosa, tra calcinacci trasudanti storie di oppressione, fu l'omaggio alla liberazione dal Leviatano.... Slava un gigante in tutti i sensi!!!
La sua maestosa figura che abbraccia il violoncello in una fusione quasi fisica e il suo orecchio sinistro incollato alle corde quasi nell'ausculto e nel controllo della scaturigine del suono, rappresentano una icona musicale, Dal suo violoncello, oltre le note, faceva sortire cascate di vibrazioni e di emozioni uniche... Nessuna paura di retorica post-mortem può evitare di farmi dichiarare che si è perso una colonna portante della musica, un gigante inarrivabile e insostituibile... Mentre scrivo questo encomio funebre sto riascoltando in cuffia le sue "suite" per violoncello solo di Bach....Ho esecuzioni di altri musicisti comunque bravi, ma qui siamo in una vetta irraggiungibile; qui si respira aria salubre e note di montagna. Il suo è il suono dell'Empireo che solo pochi posson produrre e realizzare.. Queste di Rostropovich sono "suite" da volo di aquila, notoriamente il più alto e non alla portata degli altri volatili.... Un senso quasi mistico, da missione biblica, avvolge questa profusione di potenza e cavata, ad altri impedita.. Bach sarebbe stato fiero di un tal esecutore e forse ne avrebbe avuto timor panico, pur avendo la paternità dell'opera...
Grazie Slava per i tuoi ricchi regali.. Il tuo transito terrestre e musicale mai verrà dimenticato e rappresenterà, anche per i posteri, una pietra miliare del progresso musicale e della ricchezza espressiva che ci hai donato a piene mani... Ci mancherai Slava! Rainer, il tuo Stradivarius, l'archetto e i debaser tutti, piangono la tua scomparsa!!
Addio, mon ami! Salutaci Johann Sebastian! "SIT TIBI TERRA LEVIS": la terra ti sia lieve!
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