Ricetta: prendete il pop frizzante di Björk, la dance eclettica dei Gus Gus e le atmosfere evocative dei Sigur Ròs.
Aggiungete la stravaganza degli ultimi Radiohead e mischiate il tutto con interferenze stile Tortoise.
Mettete nel frullatore, schiacciate on e gustatevi i MùM.
Ovvero due ragazzi e due sorelle gemelle che provengono dall’Islanda. La stessa Islanda la cui scena musicale ha conosciuto un’esplosione di fermenti dopo che la “pioniera” Björk ha intrapreso la carriera da solista, una volta terminata l’esperienza con i Sugarcubes. E dietro di lei, per l’appunto, Gus Gus, Sigur Ròs, Emiliana Torrini, Quarashi...
Non per ultimi i MùM, i quali già vantano all’attivo due LP e un paio di EP, nonostante solo ora comincino ad essere apprezzati anche sul continente. E più che mai adesso che “Finalmente Sono Nessuno”, i MùM confermano l’impostazione già intravista in “Yesterday was Dramatic, Today is ok”: elettronica minimalista. Attenzione, non minimale, perchè i MùM non vi stupiranno con suoni usciti da chissà quale diavoleria elettronica, tanto meno con ritmi impercettibili frutto di glaciali drum machine o freddi sintetizzatori.
Vi stupiranno con l’equilibrio e con l’insieme. Con la sintesi perfetta di sogno e magia. Emozioni suggestive vi avvolgeranno fin dal singolo “Green Grass of Tunnel”, dove una voce infantile vi coricherà su un tappeto sonoro e vi addentrerà in un’armonia fatta di arpeggi di chitarra, xilofono e pianoforte.
La malinconica atmosfera di “We Have a Map of the Piano” vi coccolerà in un mondo irreale e inesplorato. Godetevi la distesa elettronica verso il silenzio in “K/Half Noise”, prima di scivolare nella psichedelia dilatata degli 11 minuti di “The Land Between Solar Systems”.
E se riuscirete a trovare “Loksins erum við engin”, ovvero lo stesso LP cantato in lingua madre, non fatevelo sfuggire; vi stupirete di come l’islandese, apparentemente così ostile, possa diventare una conciliante ninna nanna.
Personalmente penso che siano “avanti” rispetto al comune concetto di elettronica. Di sicuro non mi stupirò se ne sentiremo ancora parlare.
Elenco tracce testi samples e video
02 Green Grass of Tunnel (04:51)
Down from my ceiling
Drips great noise.
It drips on my head through a hole in the roof
Behind these two hills here
There's a pool
And when I'm swimming
In through a tunnel
I shut my eyes
Inside their cabin
I make sounds
In through the tubes I send this noise.
Behind these two hills here
Fall asleep
And when i float in
Green grass of tunnel
It flows back
Down from my ceiling
Drips great noise
It drips on my head through a hole in the roof
Behind these two hills here
There's a pool
And when i'm swimming
In through a tunnel
I shut my eyes
03 We Have a Map of the Piano (05:19)
Please don't flow so fast
You little mountain hum
I'll take a bottle down to you
Please don't flow this fast
You hold a little hum
I'll bottle sounds just me for you
Please don't flow so fast
You little mountain din
I'll bottle piano sounds from you
Please don't flow so fast
You little mountain noise
I'll close my eyes and bite your tongue
07 Now There's That Fear Again (03:56)
Jump of the bridge on our bikes
Float down stream to us
Float down stream to us
Hang onto the steer
To the steer
Float with the noise
With our bikes
Float down stream
I hang onto my bike
To my bike
Carico i commenti... con calma
Altre recensioni
Di samterra
Una splendida cartolina dalla terra dei ghiacci.
È una melodia timida che incalza senza invadere, sembra quasi chiedere permesso.
Di foreveryoung
Quando ascolti i Mum la prima volta ti chiedi: "Ma chi canta? Una donna, un bambino, un elfo, la fatina delle nevi, un alieno timido che vuol fare amicizia con te?"
La loro musica mostra "an impressive melodic sense" accompagnandoti in un "dreamy and evocative journey".